Roma, 9 apr – “Se il presidente del Consiglio giudica Erdogan un dittatore ne discende l’obbligo legale di interrompere ogni fornitura di armamenti italiani verso la Turchia. Lo impongono la legge 185 del 1990, la posizione comune europea del 2008 e il trattato Onu sul commercio d’armi del 2013. L’Italia negli ultimi anni è stato il principale fornitore europeo di armi alla Turchia, ma ad ottobre 2019, a seguito dell’illegale invasione militare turca della Siria, il ministro degli Esteri Di Maio, in linea con gli altri Paesi europei, aveva decretato uno stop parziale e selettivo alla vendita di armi ad Ankara che riguardava i nuovi contratti di forniture militari utilizzabili dalle forze armate turche nell’offensiva in Siria, senza interrompere le consegne di tutte le forniture già autorizzate. Alla luce del giudizio espresso dal presidente del Consiglio ritengo consequenziale bloccare tutte le forniture militari dirette al dittatore Erdogan, a prescindere dal loro impiego immediato, comprese le consegne già autorizzate in passato. Lo dobbiamo alle donne discriminate in Turchia, come accaduto perfino alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen umiliata dal maschilismo di Erdogan, agli oppositori politici incarcerati, ai curdi perseguitati e vittime di crimini di guerra”.
Lo dichiara il senatore Gianluca Ferrara, vicepresidente del gruppo M5S Senato e capogruppo nella Commissione Esteri di Palazzo Madama.
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