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Sempre più spesso le economie degli stati vengono valutate non solo in termini di risorse che dispongono nel proprio sottosuolo ma anche in termini di risvolti etici, morali o economici.
In altre parole, l’affidabilità sociale , la garanzia della salvaguardia dei diritti dell’uomo e dei migranti, l’assenza di uso massiccio della forza hanno sempre più peso nelle valutazioni di affidabilità economica delle nazioni . Il bilancio etico di una Nazione quindi riveste , non solo questioni di coscienza ma anche di natura economica . E in questo bilancio il Marocco può sicuramente essere considerato affidabile e sicuro anche rispetto ad altre Nazioni vicine dove purtroppo vi sono ancora “zone grigie” in merito alla repressione del dissenso e alla libertà di espressione del pensiero.

Non possiamo, come europei continuare ad accettare ed ad essere dipendenti da Nazioni dove i “diritti umani” sono lettera morta e non rispettati come in Marocco. Non possiamo come europei essere vincolati da Nazioni che considerano nemici tradizionali ed eterni i popoli o alcune nazioni europee. Come europei abbiamo bisogno di avere nella regione una Nazione amica, una Nazione che rispetta le libertà fondamentali dell’umo e del cittadino, che tutela la libera impresa . Insomma abbiamo bisogno di un atto di coraggio e riconoscere nel Marocco un alleato stabile , fedele ed in liena con i valori che l’Europa professa.

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Insomma l’Europa ha bisogno del Marocco , per questo dobbiamo rompere ogni indugio, seguire il pragmatismo ed il coraggio americano e riconoscere la piena e legittima sovranità del Marocco sulle sue provincie meridionali
Sarei pronto senza problemi ad attivare l’articolo 227 del trattato dell’Unione Europea, che prevede che “Qualsiasi cittadino dell’Unione europea o residente di uno Stato membro può presentare una petizione al Parlamento europeo, individualmente o in associazione con altri, su una materia che rientra nel campo d’attività dell’Unione europea e che lo concerne direttamente. Il diritto di petizione, garantito dal trattato, è riconosciuto anche alle società, organizzazioni o associazioni con sede sociale nell’Unione europea.
Una petizione può assumere la forma di una denuncia o di una richiesta e può fare riferimento a questioni d’interesse pubblico o privato.
La petizione può contenere una richiesta personale, un reclamo o un’osservazione riguardo all’applicazione della normativa comunitaria o invitare il Parlamento europeo a pronunciarsi su una determinata questione. Queste petizioni offrono al Parlamento europeo la possibilità di richiamare l’attenzione su eventuali violazioni dei diritti dei cittadini europei da parte di uno Stato membro, di autorità locali o di un’istituzione.”

Già ora il Regno gode da anni uno status di associazione avanzata con l’Unione Europea ma a mio giudizio questo non basta. L’Europa deve essere protagonista ed aprire un proprio ufficio di rappresentanza nelle provincie meridionali del Regno. L’Europa non può essere una semplice spettatrice delle potenzialità di queste regioni , del loro sviluppo tecnologico , del loro ruolo di porta verso il continente del futuro che è l’Africa.

Il Marocco è strategico per la sicurezza in Europa , come dimostrato dall’aiuto prestato alle forze di polizia francesi nella individuazione e nella repressione , di una pericola cellula terroristica che avrebbe potuto fare una strage durante i giorni di Pasqua. Anche la transizione ecologica è uno dei settori nei quali Europa e Marocco possono lavorare .

Basti pesare, alle centrali solari già attive e alle tante altre che potrebbero essere di aiuto sia al Marocco sia all’Europa che potrebbero nel medio e lungo termine affrancare il vecchio continente dai combustibili fossili e con esso la fine della dipendenza economica europea da Nazioni in cui i “diritti umani ” non sono certo all’ordine del giorno.

Su questo punto occorre precisare che il Marocco è uno Stato di Diritto, nel senso accettato dalla comunità internazionale ed anche questo dovrebbe essere preso in considerazione quando si parla di intensificare le relazioni .

Incontri Culturali Franco Italiani

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