Roma, 15 apr – “Salutiamo con grande gioia la decisione della Nato, confermata ieri sera dal nostro ministri degli Esteri Luigi Di Maio, di ritirare finalmente le truppe dall’Afghanistan, perché questa è stata la prima richiesta politica che il MoVimento 5 Stelle fece quando entrò in Parlamento nel 2013 con la nostra prima mozione. Questa decisione mette fine a una delle guerre già lunghe e assurde della storia recente. Una guerra durata vent’anni, più del Vietnam, costata la vita ad almeno centomila civili afgani, oltre 3.500 soldati Nato – 54 i caduti italiani che non dobbiamo mai dimenticare – e almeno 2 trilioni di dollari di spesa – 8 miliardi di euro il costo per i contribuenti italiani. Se si fosse spesa una frazione minima di questi soldi non per distruggere l’Afghanistan a suon di bombe ma per ricostruirlo e aiutarlo, oggi sarebbe la Svizzera dell’Asia centrale. Una guerra punitiva decisa dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 contro il Paese sbagliato – le responsabilità andavano individuate in altri Paesi come Pakistan e Arabia Saudita – e contro un regime, l’emirato islamico dei talebani, che di fatto ha resistito a vent’anni di occupazione e che dopo il ritiro si appresta a tornare al potere. Per evitare che ciò significhi una nuova guerra civile e un nuovo dramma per il popolo afgano, dopo il ritiro non dovremo abbandonare il popolo afgano rafforzando, come ha detto il ministro Di Maio, la cooperazione civile allo sviluppo e per la tutela dei diritti umani. Facciamo oggi quello che avremmo dovuto fare vent’anni fa”.
Lo dichiarano i senatori del MoVimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri e Difesa di Palazzo Madama.