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Occorre subito potenziare gli strumenti di prevenzione e repressione

 

           Da alcuni interventi pubblicati sulle pagine social si apprende di gravi episodi di criminalità, avvenuti anche in queste ore, in pieno giorno, al Vomero. Una recrudescenza di furti e rapine a mano armata, realizzati pure in zone e luoghi affollati. Da qui la rabbia e l’indignazione per l’acutizzarsi di una situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, che, in questo periodo di pandemia, appare sempre più grave e insostenibile. A farsi portavoce della protesta è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che, al riguardo, ribadisce innanzitutto la necessità di un’intensificazione delle attività di prevenzione, utilizzando adeguati strumenti, in un’area, quella della municipalità collinare, dove risiedono circa 120mila napoletani, facile preda ogni giorno di delinquenti e malfattori, come testimoniano gli episodi quotidiani, rilanciati, solo in parte, dai mass media.

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“ Nell’area del Vomero e dell’Arenella, tra l’altro, sono presenti decine di telecamere del sistema di videosorveglianza, molte delle quali installate con i fondi per la sicurezza – ricorda Capodanno –  Non dovrebbe essere dunque difficile risalire, dall’esame dei filmati, all’individuazione dei responsabili di episodi criminosi che avvengono nelle aree dove sono installate “.

 

“ Con l’occasione – aggiunge Capodanno – vorremmo sapere quali iniziative vengono al riguardo messe in campo dal “Comitato per la legalità, solidarietà e sicurezza”, istituito a seguito del protocollo d’intesa per la sicurezza urbana sottoscritto in data 5 agosto 2009 tra la Prefettura e il Comune di Napoli, per continuare, anche alla luce della legge 125 del 2008, in tema di sicurezza urbana, le attività connesse alla realizzazione degli obiettivi strategici del progetto per l’analisi delle esigenze del cittadino, al fine della prevenzione del crimine e del risanamento delle aree urbane a Napoli, come si legge negli intenti “.

 

“ Comitato – precisa Capodanno – costituito da 14 persone, tra le quali i rappresentanti dei vigili urbani, della guardia di finanza, dei carabinieri e della polizia di Stato, il presidente della municipalità e un funzionario della prefettura, ma del cui operato, attraverso gli organi d’informazione, non si ha da tempo notizia alcuna  “.

 

            Domande che aspettano immediate risposte operative, prima che si aggiungano, alla già lunga lista, altre vittime indifese di una delinquenza sempre più scatenata e aggressiva, in un quartiere un tempo indicato tra i cosiddetti quartieri “bene” della Città ma che oggi, in balia di una criminalità sempre più spavalda e violenta, che non trova purtroppo, al momento, un adeguato e risolutivo contrasto, appare sempre più abbandonato a se stesso, in condizioni di continuo e inarrestabile degrado, pure per gli aspetti legati alla sicurezza dei cittadini, al punto che molti residenti potrebbero essere indotti a valutare seriamente la possibilità di abbandonare definitivamente la collina vomerese e anche la Città per trasferirsi in luoghi ritenuti più sicuri.

 

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