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“Il sito di Napoli della Whirlpool non può e non deve restare senza una missione produttiva: apprezziamo quindi che il vice ministro Alessandra Todde abbia dichiarato il massimo impegno del Mise in tal senso”.

Così il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, presente con Francesco Armandi coordinatore nazionale Whirlpool, Ciro Esposito segretario provinciale di Napoli e le RSU Whirlpool, all’incontro odierno convocato dal Mise con sindacati, vertici Whirlpool e Regioni. “Restiamo dell’idea che Whirlpool non debba chiudere Napoli – prosegue l’Ugl – nonostante non intenda recedere da tale decisione, visto che ritiene l’Italia interessante, alla luce della crescita dei volumi nel settore degli elettrodomestici, tanto che passerebbe da quattro milioni di pezzi prodotti a cinque e all’aumento di manodopera in tutti gli altri stabilimenti italiani. Napoli e’ importante perché e’ l’unica azienda del gruppo nel Sud a produrre lavatrici e infatti alcune aziende dell’indotto hanno già avviato la procedura di smantellamento degli impianti, in quanto mono committenti e senza alcuna possibilità di riconversione degli impianti”. Per questo l’Ugl si augura che “per Napoli il Mise riuscirà a trovare un progetto sostenibile. Anche noi, come lo Sviluppo economico, ‘non vogliamo prendere in giro nessuno’ e per questo ribadiamo che, senza la produzione di lavatrici, sarà difficile un rilancio sostenibile della fabbrica partenopea”.

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