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“Quasi 4 anni fa scrivevo quello che non avevo idea sarebbe diventato il mio primo singolo. Si dice che le cose migliori a volte succedano per caso, e il mio caso è stato quello di lasciarmi distrarre da un pensiero, un pensiero così grande e rumoroso da non riuscire a trovare le parole giuste per scriverlo. Così ho descritto tutto quello che avevo intorno, nella speranza che mi aiutasse a non dimenticare quelle sensazioni.”

VIDEOCLIP DI “AMSIA”

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Apparentemente scollegato dalla narrativa della canzone, il video di AMSIA riprende il “mood” del pezzo, rintracciabile nei gesti quotidiani ed abitudinari dei due protagonisti: il senzatetto/artista e l’operatore ecologico. Ognuno vive la propria realtà, il primo con serena accettazione e il secondo con leggerezza ed apatia.

Il video, scritto e diretto da Daniele Carpenito con la fotografia di Paolo Foti, parte da un ragionamento intimo e lo porta su un piano universale. Con la narrazione di questa storia si rompe la concezione dell’ “io”: i protagonisti si rivelano la stessa persona, trasmettendo l’idea di una situazione in cui si può improvvisamente trovare chiunque.

AMSIA è una metafora attuale della vita del musicista e di chi appartiene al mondo della cultura e dello spettacolo: nell’ultimo anno e mezzo, a seguito della pandemia, l’intero settore ha sofferto enormemente e migliaia di persone sono rimaste senza qualcuno che li rappresentasse, un lavoro e delle tutele. 

Nei suoi 2:56, il video di AMSIA vuole far ragionare con un velo di amara ironia su quanto sia semplice trasformarsi da “rilevanti” ad “emarginati” in un istante. Nel sorprendente finale il senzatetto perde la sua umanità e viene gettato come un manichino, l’artista non serve più in una società dove la necessità è vissuta solo in senso produttivo.

 

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