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Il 1° gennaio 1973 entrarono in vigore quasi tutti i decreti che introducevano l’IVA e l’INVIM (l’imposta comunale sull’incremento di valore degli immobili), che modificavano le imposte di REGISTRO, quelle legate alle SUCCESSIONI, le IPOTECARIE e CATASTALI, le imposte di BOLLO, quella comunale su PUBBLICITA’ e diritti sulle pubbliche AFFISSIONI, quelle sugli SPETTACOLI e le tasse sulle CONCESSIONI GOVERNATIVE.

Dal 1974 inoltre entrarono in vigore i due pilastri dell’attuale sistema fiscale: l’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) e l’IRPEG (Imposta sul reddito delle società, sostituita dall’IRES dal 2004).

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Da quel momento l’aumento delle tasse in Italia è stato un crescendo Rossiniano che ha visto il raggiungimento del poco onorevole primato di Nazione con l’imposizione fiscale più alta d’Europa.

Questa riforma epocale naturalmente ha colpito anche il mondo della Casa, che fino ad allora  aveva una incidenza fiscale sul Prodotto Interno Lordo (PIL) Nazionale di circa l’1%.

Dopo quel fatidico 1973 e la pesantissima riforma fiscale che ha introdotto il “criterio dell’arraffa arraffa” a scapito dei cittadini, l’incidenza dell’imposizione fiscale sulla casa e quindi sui cittadini proprietari di immobili è più che raddoppiata raggiungendo la vergognosa percentuale sul PIL del 2,8%, quando invece negli altri paesi OCSE il rapporto sul PIL, nella peggiore delle ipotesi, non supera l’1,9%.

Chiaramente chiunque abbia un minimo di capacità di discernimento si rende conto che questo pesantissimo prelievo fiscale che i proprietari subiscono, alla fine, in buona parte,  viene trasferito sulle tasche degli inquilini sotto forma di aumento del canone di locazione.

Fortunatamente ogni tanto e sempre molto più raramente, gli italiani si ritrovano un politico che si rende conto della pesantezza del fisco sulla casa, altro che Patrimoniale, e riesce a far approvare dal Parlamento la riforma delle locazioni (legge 431 del 1998) che con le successive normative approvate, compresa l’agevolazione fiscale sulla Cedolare Secca, dà un minimo di respiro fiscale ai proprietari e conseguentemente anche agli inquilini.

L’ANIA fin dalla sua nascita si è sempre lottata per difendere i diritti degli inquilini nel rispetto dei diritti dei proprietari, e su questo fondamentale principio sociale ed etico ha da sempre trovato un ottimo alleato nell’Associazione Proprietari immobiliari CASA MIA.

Grazie alle normative nate dopo la 431/98 oggi è possibile usufruire di importanti agevolazioni fiscali in una moltitudine di comuni e città italiane.

Possiamo usufruire su un’imposta di registro da calcolare sull’imponibile del canone annuo di locazione abbattuto del 30%,

Sempre grazie a queste normative possiamo accedere ad una “Cedolare Secca” agevolata pagando solo il 10% del canone annuo di locazione  invece del 21% e non pagare l’imposta del bollo.

Anche gli inquilini, usufruendo dei contratti agevolati, hanno diritto, annualmente, alle detrazioni di imposta pari a euro 495,80, e se si è al disotto dei 30 anni allora le detrazioni d’imposta annuali possono arrivare anche ad euro 991,60.

 

 

Per poter stipulare contratti di locazione Concordati ed ottenere queste agevolazioni bisogna rispettare alcune semplici regole.

L’immobile posto in locazione deve essere ubicato in un Comune capoluogo di Provincia o che rientri tra quelli ad Alta Densità Abitativa e che abbia un Accordo Territoriale Affitti depositato dalle Organizzazioni Sindacali dell’inquilinato e della proprietà.

Altra condizione è che il Comune deve trovarsi in un territorio dove è stato dichiarato lo stato di emergenza a seguito del verificarsi degli eventi calamitosi di cui all’art. 2, comma 1, lettera c), della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e purtroppo, su questo punto, la Sicilia annualmente viene colpita da questi gravissimi eventi calamitosi ed i Presidenti della Regione, che si sono susseguiti da quella data in poi, hanno sempre emesso le Delibere di emergenza su tutti i comuni dell’intera Regione,

Inoltre può fare parte di una delle 11 Città Metropolitane per come recita il D.M. Infrastrutture-Economia 30.12.2002, Città Metropolitane ormai istituite costituzionalmente come nuovi enti locali in sostituzione delle vecchie Province. 

Questa opportunità nasce per la prima volta con il precedente decreto Lavori pubblici-Finanze, del 5.3.1999, pubblicato nella G.U. n. 67 del 22.3.1999.

In quegli anni sorgeva il dubbio sui reali confini delle nuove Città Metropolitane e quindi quali erano i Comuni che ne facevano parte.

Dubbio finalmente fugato con  La legge del 7 aprile 2014, n. 56 che ne disciplina la loro costituzione.

Infine con  D.M. del 14 Luglio 2004 si dispone (art. 1 comma 2): “Per quei comuni per i quali non siano mai stati definiti accordi ai sensi dell’art. 2, comma 3, della legge n. 431/1998, così come previsto dal precedente comma 1 del presente decreto, si fa riferimento all’Accordo vigente nel comune demograficamente omogeneo di minore distanza territoriale anche situato in altra regione.”

Quindi in Sicilia, sia perchè nostro malgrado viviamo ogni anno momenti calamitosi di emergenza che colpiscono tutti i Comuni della nostra Regione per come recitano le varie Dichiarazioni di Calamità emesse dai Presidenti Regionali che si sono susseguiti nel tempo,

sia perchè sono state istituite tre Città Metropolitane delle quali ne fanno parte tutti i Comuni  delle ex Provincie ormai abolite, basta che in queste città, ci sia un Accordo Territoriale Affitti nel rispetto delle norme come sopra evidenziate, ed i loro abitanti potranno accedere alle agevolazioni fiscali previste dallo Stato utilizzando il canale locativo concordato.

L’ANIA assieme a CASA MIA ritengono sia doveroso, oltre che socialmente dovuto, dare l’opportunità a tutti i cittadini siciliani di accedere alle agevolazioni fiscali per poter alleggerire l’ormai insostenibile pressione fiscale che colpisce gli italiani.

Ci auguriamo che questa nostra linea di pensiero, dovuta ai nostri cittadini per il rispetto che abbiamo verso di loro, sia sempre più condivisa dai Comuni interessati.

 

Il Segretario ANIA                                                  Il Presidente CASA MIA

Dr. Andrea Monteleone                                           Sig.ra  Cetty Moscatt

 

 

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