Importante incontro istituzionale della Commissione parlamentare antimafia rappresentata dal Presidente Morra e da parte del comitato che si occupa del regime carcerario 41bis – confronto avvenuto presso la sede centrale del GRUPPO OPERATIVO MOBILE (GOM) di Roma.
«Abbiamo lavorato sui dati che riguardano le attività di competenza della polizia penitenziaria svolte all’interno delle carceri: intercettazioni, monitoraggio e sorveglianza dei detenuti più pericolosi del Paese come quelli al 41bis. Abbiamo constatato che il sovraffollamento delle strutture carcerarie – aggiunge Morra – ci restituisce, purtroppo, una fotografia chiara in cui il personale del GOM è in minoranza rispetto ai detenuti restituendo un rapporto numero arrivato negli anni a livelli quasi insostenibili».
«Grazie ad un lavoro costante, siamo arrivati a ristabilire quell’equilibrio utile affinché la gestione del 41bis abbia l’attenzione che merita affinché questo regime carcerario venga rispettato e conservato nel rispetto della Costituzione. Ma c’è ancora tanto da fare».
«Purtroppo, l’incremento costante del numero dei detenuti al 41bis potrebbe far innalzare pericolosamente i livelli di rischio per gli agenti che svolgono questo delicatissimo compito, difficoltà accentuate dalla mancanza di locali adibiti a ricevere detenuti a tale regime carcerario».
«Dobbiamo continuare a lottare ogni giorno senza sosta – precisa Morra – sappiamo che mafia e criminalità, contrariamente a quanto si pensa, sono in fermento, si stanno evolvendo e riorganizzando».
«Ringrazio pertanto il coordinatore del Comitato di studio sul 41bis Stefania Ascari che esorto a continuare su questa strada, poiché è prezioso il lavoro che sta portando avanti insieme ai colleghi Commissari. L’incontro di oggi ne è testimonianza e se ne iniziano a vedere i frutti e ne porterà certamente nel prossimo futuro grazie a sinergie istituzionali sempre più efficaci».