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Hanno fatto come quei parrucchieri che, o perché si lasciano prendere la mano dalle forbici o perché ci prendono gusto, tagliano più capelli di quanti dovrebbero. Se poi li tagliano nel momento sbagliato, magari d’inverno quando fa freddo, c’è rischio che il malcapitato cliente si trovi privo di chioma e col raffreddore. Potrei anche sbagliare, ma ho immaginato che così abbiano fatto, questa mattina, gli operai muniti di motosega nella Riserva Naturale dell’Aniene. L’intenzione era forse quella di tagliare la vegetazione che sporgeva sulla passerella di legno che porta al Casale della Cervelletta, e hanno tagliato in maniera esagerata, eccessiva. C’era bisogno di radere al suolo metri e metri della rigogliosa, bellissima vegetazione?  E c’era bisogno di farlo nel momento sbagliato, giacché le iris gialle, i meravigliosi giaggioli acquatici, sono ancora in piena fioritura? Al sottoscritto, abituato a vedere intatta la vegetazione della Riserva, non verrà il raffreddore, però per la stizza potrebbe venire una gastrite. Anche per il dispiacere di veder distrutte le splendide piante di calla che crescevano vicino alla passerella e che da parecchi giorni teneva d’occhio. Rase al suolo anche quelle. Se ne saranno accorti gli appassionati tagliatori d’erba?
Renato Pierri

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