Caro Direttore,
Mi trova d’accordo il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, quando dice che siamo governati da una classe politica “casuale” (Gazzettino 19/5 pag. 9 a firma Elisio Trevisan), immaginando che, questo suo giudizio, nel suo piccolo, sia però condiviso da lui al punto da non escluderlo del tutto anche nella sua compagine politica, oltre a quella nazionale.
Questa analisi, vuolsi il caso, l’ho fatta pure io l’altro ieri titolando su “Politicamentecorretto, Roma” (https://www.politicamentecorretto.com/2021/05/17/politici-oggi-coacervo-prevalentemente-senza-arte-ne-parte/) : “Politici, senza arte né parte”, sintetizzando che coloro che hanno parte, alias mezzi, utilizzando quelli senza arte , e cioè quelli privi di parte (scusate il bisticcio dialettico), arrivano a comandare con i risultati assai sindacabili che vediamo tutti i giorni, anche a livelli di primo ministro (Berlusconi docet, ma anche qualche altro nome più “in” di lui che, inevitabilmente, è stato mitizzato a furia spasmodiche performance istituzionali e multimediali. E mi fermo qui in quanto io sono del parere che, come dicono i francesi : ” il faut parler, parler, parler, afin de frapper la psicologie humaine…” che il parlare tanto di un qualsiasi soggetto giochi un ruolo fondamentale a questo riguardo, e quindi, anche un imbecille finisce per salire sugli altari, grazie ad un mondo multimediale spesso tendente a privilegiare il sensazionalismo rispetto il vero problema nella sua interezza.
Chi ha orecchi intenda !
Arnaldo De Porti, classe 1935
Belluno-Feltre