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L’esposizione, a cura del prof. Carlo Franza, sarà inaugurata alle ore 18 nel Salone del Glicine

Plus Florence Hotel – Via Santa Caterina d’Alessandria, 15 – dal 29 maggio al 19 novembre 2021

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In uno spazio ove alberga già il progetto “Scenari”, a Firenze, è ospitata la mostra “Estiva” con opere di Eugenia Serafini. L’esposizione, ideata e curata dall’illustre storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un’arte che si fa veicolo di novelle idee scolpite nella cultura occidentale, di un’arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali.

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Scrive Carlo Franza nel testo: “Distesa estate,/ stagione dei densi climi/ dei grandi mattini,/ dell’albe senza rumore /- ci si risveglia come in un acquario -/ dei giorni identici, astrali,/ stagione la meno dolente/ d’oscuramenti e di crisi,/ felicità degli spazi,/ nessuna promessa terrena/ può dare pace al mio cuore/quanto la certezza di sole/ che dal tuo cielo trabocca;/ stagione estrema, che cadi,/ prostrata in riposi enormi;/ dai oro ai più vasti sogni,/ stagione che porti la luce/ a distendere il tempo/ di là dai confini del giorno,/ e sembri mettere a volte/ nell’ordine che procede/ qualche cadenza dell’indugio eterno. (Vincenzo Cardarelli, Estiva).

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L’estate, in rapporto alle stagioni della vita, alla maturità, stagione di consapevolezze acquisite e di grandi potenzialità, l’estate è la stagione in cui tutto risplende, realmente e metaforicamente, in cui “nessuna promessa terrena/ può dare pace al mio cuore/quanto la certezza di sole/ che dal tuo cielo trabocca” come ha scritto il poeta V. Cardarelli. Sull’estate si è misurata Eugenia Serafini con venti preziose carte colorate che ne esemplano le luci e i colori di una stagione che rappresenta la piena libertà. Il tempo, le stagioni, l’estate, sono anche legate ai luoghi, al paesaggio. Basti pensare a come sono diversi i pomeriggi al mare da quelli in città: quest’ultimi sono visti da Montale “pallidi e assorti…”.

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Perché la malinconia, il distacco, l’inclinazione a riflettere, ad osservare e a cogliere eventi porta a trovare le più strane analogie fra le cose, sia negli adulti che nei bambini. Estate dopo estate, scorre il nostro tempo, lo sentiamo passare sulla pelle, lo vediamo in ogni nuova piega del viso che l’abbronzatura nasconde, lo leggiamo negli occhi chi ci vive accanto che, come noi, nelle sere blu d’estate sente freschezza e non ha pensieri, tacendo nel profondo. Perché l’estate induce a scrollarsi di dosso affanni e preoccupazioni quasi come quei vestiti pesanti che ciascuno non vede l’ora di togliere ma che puntualmente, ritornano ad ogni autunno.

 

Le sere blu d’estate andrò per i sentieri/ graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova:/ ne sentirò freschezza, assorto nel mistero./ Farò che sulla testa scoperta il vento piova./ Io non avrò pensieri, tacendo nel profondo:/ ma l’infinito amore l’anima mia avrà colmato,/ e me ne andrò lontano, lontano e vagabondo,/ guardando la Natura, come un innamorato. (Arthur Rimbaud, Sensazione). E state e stiamo così, laddove si sta insieme, sospesi per i tre mesi estivi, tra mare, miraggio di fluide carezze, profumi di tigli odorosi e pulicaria nell’aria: i poeti sanno come trovare le giuste parole ed esprimerli in versi. Le opere d’arte che celebrano l’estate sono state tante.

 

Luce diffusa, colori caldi, paesaggi estivi, sono queste alcune delle caratteristiche comuni ai dipinti di Monet, Bruegel, Hopper e Gauguin. Pittori di ogni epoca e latitudine si sono spesso cimentati nella rappresentazione dell’estate, papaveri nei campi di grano, spiagge e quella luce dorata e calda, particolare, che c’è solo nelle sere estive. Numerosi sono stati i pittori che nel corso della storia dell’arte hanno dipinto almeno un quadro a tema estivo, sia esso una veduta marina o un campo di grano maturo. Oggi, in questa significativa mostra sull’estate (la seconda stagione da lei esemplata dopo la primavera) si è cimentata l’artista Eugenia Serafini, che ha esemplato a colori, il paesaggio tra cielo e terra, la luce, le accensioni, le stelle, ella ha colto miracolosamente la luce perché quando arriva la tanto attesa estate, tutto si colora di una luce diversa, tutto si rianima e acquisisce una vitalità altrimenti sconosciuta”.

 

 

Biografia dell’artista

Eugenia Serafini, docente universitaria, artista e scrittrice/performer, giornalista, si è laureata in Lettere Classiche all’Università La Sapienza di Roma ed è stata allieva del grande e illustre Natalino Sapegno. Figura complessa e interessante, è stata Docente di Storia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e dell’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma, e dal 1999 Docente di Disegno dell’Università della Calabria. E’ nata a Tolfa (RM), piccolo e attraente borgo etrusco, nel 1946 e il suo percorso culturale l’ha portata a diventare artista di spicco nell’arte contemporanea internazionale. Poeta performer e installazionista, lavora da anni alla contaminazione intermediale e all’arte totale, utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale che utilizza nella creazione delle sue installazioni performative.  Direttrice editoriale dell’Artecom-onlus, ne ha ideato e dirige la Collana di Libri d’Artista e la Sezione per l’Ex-libris ed è responsabile delle rubriche di Arte e Letteratura Contemporanea della rivista FOLIVM. Numerose le sue pubblicazioni di saggi e monografie di artisti moderni e contemporanei. Vanta una vasta produzione di scrittura creativa e libri d’artista. Una delle sue ultime pubblicazioni è il bellissimo volume di poesia visuale e performativa con CD delle sue Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008, presentato dall’indimenticabile professor Mario Verdone che le è stato vicino per tanti anni nel suo percorso artistico ed esistenziale. Realizza da anni eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni internazionali di altissimo livello.

 

E’ stata invitata a Stages, Simposi e Installazioni performative in Italia, USA, Europa Orientale, Egitto, Francia, Romania, Ucraina e ha fondato nel 1998 il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Romania. Sue opere si trovano nei Musei di questi paesi e in Collezioni private. Tra le partecipazioni recenti: 53^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2009; 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel film “POETI” di Tony D’Angelo; Premio Sulmona 1998, 2006, 2008; 52^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2007; A.R.G.A.M.- Primaverile Romana 2005; Premio Michetti 2003; Premio Italia per le Arti Visive 2001. Ha vinto il Premio Leone d’Argento per la Creatività della Biennale di Venezia 2013. Nel 2021 è invitata dallo storico dell’Arte prof. Carlo Franza a tenere una mostra personale dal titolo “Sguardo a oriente” nel progetto Mondi al Circolo Esteri del Ministero Affari Esteri per il ventennale della Collezione Farnesina, Roma.

 

Biografia del curatore

Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente Ordinario di Giulio Carlo Argan all’Università La Sapienza di Roma. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere. Docente nell’Executive Master “Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios” alla School of Management dell’Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano – Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E’ Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l’Arte Moderna e Contemporanea.

 

E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale” di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell’arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d’Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte. Nell’ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020. Con preghiera di pubblicazione

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