Alcuni medici “democratici” che alle corsie d’ospedale preferiscono i più redditizi studi televisivi, hanno proposto di far pagare eventuali cure ospedaliere ai liberi pensanti che rifiutano il vaccino anti covid. L’irricevibile, nonchè oscena proposta, è stata acclamata da non pochi sanitari che sui social hanno rincarato la dose arrivando addirittura ad auspicare il peggio per i dubbiosi alla puntura miracolosa. Per onestà intellettuale, i devoti alle big pharma dovrebbero includere nella lista di proscrizione un’infinità di patologie curabili a pagamento, imputabili unicamente allo stile di vita individuale. Le malattie metaboliche, diabetiche, respiratorie e cardiovascolari degli obesi; la sifilide e l’aids degli omosessuali; l’ epatite A/B/C, la sifilide, l’herpes genitale, l’uretrite, la vaginite e la gonorrea degli sposi cornuti, degli scambisti e dei sesso dipendenti; la cirrosi epatica, la pancreatite cronica, l’epilessia, la polineuropatia degli alcolizzati e degli affezionati alla movida e all”happy hour; i sanguinamenti, le tromboembolie, i crampi gastroentericidelle delle donne che assumono la pillola del giorno dopo; le emorragie, le infezioni, le patologie depressive e i disturbi post-traumatici da stress delle mancate mamme che hanno abortito; ed infine le incalcolabili patologie legate all’uso delle droghe. Par condicio che resterà lettera morta. Quando l’ideologia del vaccino si fa culto, l’uomo (persino con il camice bianco) si acceca e diventa bestia.
Gianni Toffali