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Aumento prezzi energia e gas, Abate (Senato – Gruppo Misto): «I costi della transizione ecologica non possono essere scaricati sulle spalle delle famiglie e di quei ceti sociali che già sono in ginocchio a causa della pandemia. Il Governo intervenga per abbassare i costi delle bollette».

 

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ROMA 14 SETT – È di queste ore la notizia che ci sarà un amento delle bollette di luce e gas pari a circa il 40%. Molti addebitano la cosa all’aumento del costo delle materie prime e allo smaltimento del CO2. Come ha spiegato il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, oltre ai costi di smaltimento del C02, il resto della componente del prezzo finale dell’energia è dovuto sia all’aumento della domanda, sia alla scarsità di risorse energetiche sul mercato.

Nelle scorse settimane c’era stato già un importante aumento del prezzo dei carburanti. Ora tocca alle bollette di luce e gas. È proprio in merito a questi fatti presenterò una interrogazione al ministro Cingolani perché, pare che, da quanto era già emerso nei mesi scorsi, gli aumenti siano dovuto al fatto che con questi soldi sarà finanziata la riconversione delle 14 centrali a carbone esistenti in Italia in centrali a gas e la costruzione di nuovi impianti per produrre nuova energia dal fossile mentre le politiche energetiche internazionali si stanno orientando sempre più sulle rinnovabili.

È bene che i cittadini sappiano che il costo stimato per questa transizione poco ecologica è circa 20 miliardi di euro da recuperare in dieci-quindici anni, soldi pubblici che vengono scaricati sulle bollette.

Questi sono gli effetti del “Capacity market” e del “Clean Energy Package” che hanno portato ora la nuova tassa nelle tasche degli italiani. Cingolani, definito grillino ed ecologista, di certo non sta rispettando quella visione dell’ecologia e della sostenibilità che doveva rispondere alle esigenze della contemporaneità e del climate change and global warming ma questi piani vengono da lontano: a firmare il regolamento, nel 2019, fu il Ministero dello Sviluppo Economico guidato dal grillino Luigi Di Maio che decise di puntare sull’energia fossile e sulla costruzione di nuove centrali a gas da finanziare con fondi scaricati sulle bollette di energia elettrica e del gas delle famiglie italiane. Le contromisure all’aumento dei prezzi potevano essere studiate già nel 2019 per limitare l’impatto del già allora nuovo onere sulla spesa energetica. Ma Di Maio e il Governo Conte 2, prima, quello Draghi poi, avevano e hanno, ora è chiaro, ben altre priorità in materia di energia. Ora è venuto il momento di fare i conti con l’attualità e i costi della transizione ecologica non possono e non devono essere scaricati sulle spalle delle famiglie e di quei ceti sociali che già sono in ginocchio a causa della pandemia. Il Governo intervenga per abbassare i costi delle bollette.

 

 

Rosa Silvana Abate (Senato – Gruppo Misto)

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