Ryder Cup: l’Europa per un’altra impresa, gli Stati Uniti per il riscatto
Dal 24 al 26 settembre al Whistling Straits Golf Course di Kohler, in Wisconsin, la 43esima edizione della manifestazione di golf più importante al mondo
Nel team americano otto tra i migliori dieci giocatori del pianeta, il Vecchio Continente punta sull’esperienza e su Jon Rahm, numero 1 del world ranking
L’evento anticipa il grande appuntamento del 2023 quando, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), per la prima volta in Italia, sarà grande sfida
Il Vecchio Continente per bissare il trionfo di Parigi e presentarsi nel 2023, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), ancora da campione in carica. Gli Stati Uniti per riprendersi il trofeo in casa, come già accaduto nel 2016 in Minnesota. A Kohler, in Wisconsin, il countdown è agli sgoccioli per la 43esima edizione della Ryder Cup in programma dal 24 al 26 settembre al Whistling Straits Golf Course. L’evento, slittato dal 2020 al 2021 causa Covid, precede il grande appuntamento in programma tra due anni nella Città Eterna quando, per la prima volta in Italia, si sfideranno il team Europe e gli Usa.
In America la spedizione continentale, capitanata da Padraig Harrington, punta sull’esperienza. Tra i 12 in campo tanti veterani, tre debuttanti e il numero 1 al mondo, lo spagnolo Jon Rahm. Mentre quella a stelle e strisce, guidata da Steve Stricker, annovera tra le sue fila sei “rookie” e otto tra i migliori dieci golfisti del world ranking.
Si gioca solo per la gloria, in palio ci sono esclusivamente la coppa e l’onore della vittoria: nessun montepremi. Con l’Europa unita sotto un’unica bandiera.
L’Europa cerca un’altra impresa, Westwood eguaglia Faldo – Sei inglesi (Lee Westwood, Ian Poulter, Paul Casey, Tommy Fleetwood, Tyrrell Hatton e Matthew Fitzpatrick), due spagnoli (Rahm e Sergio Garcia), un nordirlandese (Rory McIlroy), un irlandese (Shane Lowry), un norvegese (Viktor Hovland) e un austriaco (Bernd Wiesberger). Predominanza britannica nella squadra di Harrington con Westwood che si appresta giocare la sua undicesima Ryder Cup eguagliando così il primato (per quel che riguarda l’Europa) di Nick Faldo. Per Garcia sarà invece la decima apparizione con lo spagnolo che nel 2018 è diventato il nuovo recordman per punti realizzati (25,5) superando proprio Faldo che è però ancora in testa per numero di incontri vinti (23 contro i 22 dell’iberico). Tra i veterani anche Poulter (alla settima presenza), “Mr.Ryder Cup”. E ancora: McIlroy, per lui sarà la sesta volta contro le cinque di Casey. Seconda esperienza per Rahm, Fleetwood (che nel 2018 a Parigi ha trascinato, insieme a Francesco Molinari, l’Europa al successo), Hatton e Fitzpatrick. Mentre sono al debutto Lowry (tra le tre wild card di Harrington insieme a Garcia e Poulter), Hovland e Wiesberger, con questi ultimi due rispettivamente primo norvegese e primo austriaco a giocare la Ryder Cup.
Luke Donald, Robert Karlsson, Martin Kaymer, Graeme McDowell e Henrik Stenson. Questi, invece, i cinque assistenti di Harrington.
Gli Stati Uniti in casa per tornare al successo. Nel team di Stricker otto tra i migliori dieci al mondo – Una corazzata. Non potrebbe definirsi in altra maniera la compagine statunitense che dovrà riscattare la pesante sconfitta (17-11 il risultato finale) subita in Francia tre anni fa. Stricker potrà contare su otto tra i migliori dieci giocatori al mondo: Dustin Johnson (numero 2), Collin Morikawa (terzo), Patrick Cantlay (quarto), Xander Schauffele (quinto), Justin Thomas (sesto), Bryson DeChambeau (settimo), Tony Finau (nono) e Brooks Koepka (decimo). E ancora; su Harris English (undicesimo), Jordan Spieth (tredicesimo), Daniel Berger (sedicesimo) e Scottie Scheffler (ventunesimo). Un roster di assoluto livello che per tornare a imporsi in casa, come successo nel 2016, dovrà però mostrare non solo il talento in campo ma anche unione e amalgama. Per la prima volta dal 1993 in gara non ci sarà Phil Mickelson che, con 12 apparizioni, vanta il primato di presenze in Ryder Cup. Ma “Lefty” sarà, insieme a Fred Couples, Jim Furyk, Zach Johnson e Davis Love III, tra i cinque vicecapitani degli Usa.
Il più esperto in campo per gli Stati Uniti sarà dunque Johnson che giocherà la sua quinta Ryder Cup. Poi ecco Spieth (alla quarta presenza), Koepka (alla terza), DeChambeau, Thomas e Finau, tutti alla seconda. Prima volta per Morikawa, Cantlay (vincitore quest’anno della FedEx Cup e nominato “player of the year” sul PGA Tour), Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo), English, Berger e Scheffler.
E se Harrington ha voluto e potuto scegliere tre giocatori, Stricker ha avuto a disposizione sei wild card assegnate a Schauffele, Spieth, Berger, English, Finau e Scheffler.
Le dichiarazioni dei due capitani
Padraig Harrington, capitano del team Europe – “Punteremo sull’esperienza dei veterani e sull’entusiasmo dei debuttanti. Abbiamo un piano di gioco forte e preparato fino in fondo, con molte opzioni. Vogliamo sentire il rumore del pubblico, il ronzio di tutto quello che ci sta intorno e vivere ogni emozione. E’ ovvio che preferiamo avere 40.000 supporter, seppur tutti statunitensi, piuttosto che affrontare questo evento senza pubblico sugli spalti. I tifosi sono parte integrante della Ryder Cup”. Queste le dichiarazioni di Harrington a pochi giorni dal via della super sfida.
Steve Stricker, capitano degli Stati Uniti – “Davanti a noi avremo un avversario forte e motivato, ma siamo coscienti del nostro valore e dovremo dimostrarlo in campo. So che verrò incolpato se dovessimo perdere così come sarebbe giusto attribuire il merito di un eventuale successo ai giocatori. E’ quello che accade a chi conduce un team eppure questo ruolo non lo scambierei per nulla al mondo. E’ bello essere la guida di questa squadra così come è speciale affrontare questa competizione. Tiger Woods lo sento regolarmente e so quale sia la sua importanza. Anche se probabilmente non sarà qui fisicamente, è parte integrante del team, a tutti gli effetti”. Così Stricker, capitano degli Usa.
Prima l’America, poi Roma – Dopo gli Stati Uniti toccherà all’Italia ospitare la Ryder Cup. Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dal 29 settembre al primo ottobre 2023, si disputerà la 44esima edizione della Ryder Cup, per la prima volta in Italia. Sarà la terza volta – dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna e la seconda nel 2018 a Parigi in Francia – che la Ryder Cup si disputerà nell’Europa continentale.
La formula – Il torneo si gioca con formula match play. Nelle prime due giornate (venerdì 24 e sabato 25 settembre) si disputano due sessioni di quattro incontri di doppio, foursomes al mattino e fourballs nel pomeriggio. Mentre per domenica 26 è in programma il gran finale con dodici singoli. Si assegna un punto per ogni match vinto e mezzo per la parità. In palio ce ne sono 28 e, in caso di pareggio, la Ryder Cup rimarrà al Vecchio Continente in qualità di detentore del titolo. Attualmente il bilancio è di 27 successi degli Usa contro i 15 dei continentali. Entrambe le squadre in due occasioni hanno ottenuto il trofeo dopo un pareggio, gli Usa nel 1969 (quando la sfida li vedeva contrapposti ancora al Regno Unito) e l’Europa nel 1989. Ma nelle ultime dodici edizioni l’Europa s’è imposta nove volte contro le tre degli Usa.
Precederà la competizione, giovedì 23, il “Celebrity Match”. Nella stessa giornata è in programma anche la cerimonia di apertura dell’evento.
La manifestazione in diretta su GOLFTV, Discovery Plus ed Eurosport 2 – Giovedì 23 la cerimonia di apertura verrà trasmessa in diretta su GOLFTV e su Discovery Plus dalle ore 23:00 alle 24:00. Mentre il torneo, nella prima come nella seconda giornata (venerdì 25 e sabato 26), andrà live, dalle ore 14:00 all’1:00, su GOLFTV, Discovery Plus ed Eurosport 2.
Domenica 26 il collegamento su GOLFTV e Discovery Plus è in programma dalle ore 18:00 alle 24:15, mentre su Eurosport 2 dalle 19:35 alle 24:15.