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Nel penultimo giorno di apertura del Baubeach® di Maccarese, sabato 25 settembre, è in programma un singolare esperimento per cuccioli e umani. Nello spazio della spiaggia definito Eutopia (il “non luogo” dove le cose inimmaginabili possono accadere), formato da una vasta area che simula percorsi naturali e fantastici, alle ore 16  avrà luogo una singolare “Puppy Class”, ovvero una classe di socializzazione per cani in età evolutiva, dove oltre che cercare, giocare, rincorrersi, annusare, mordicchiare, scavare e ritrovarsi, i cuccioli avranno a disposizione delle copertine di riviste che raccontano il momento attuale. A guidarla saranno l’educatrice Cecilia Brincat, Patrizia Daffinà (studiosa di Etologia Relazionale del Cane) e Karen Thomas (Artista); protagonisti saranno molti cuccioli felicemente adottati durante l’estate presso il Baubeach®

 

“Frammentare immagini della realtà per alleggerire l’ansia, sia nostra che loro” sembra essera la parola d’ordine di questa esperienza fortemente sentita dalla Daffinà, presidente della pluriventennale spiaggia per cani liberi e felici d’Italia: I cuccioli lo fanno per gioco, per una esigenza incontrollabile di masticare, di annusare, far proprie memorie di odori e di sapori. Se vivono con la madre, sarà un’azione monitorata dalla stessa, diretta anche a parti del corpo e in tal caso sarà utile per calmierare la forza del morso. Se sono piccoli e soli prenderanno di mira ogni cosa apparentemente masticatile, quindi occorre mettere “in salvo” ciò che non si vuole vedere ridotto in pezzetti e ciò che può essere potenzialmente nocivo.”

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“Politica, scienza, arte, storia, conflitti, inchieste, scandali e progressi – continua Daffinà – verranno elaborati dagli interventi creativi di un gruppo di cuccioli di cane: l’innocenza allo stato puro, l’inconsapevolezza del contesto storico, la mancanza di condizionamenti dalla cosiddetta “conoscenza” dei fatti del mondo. Tutto questo, che rappresenta la nostra faticosa realtà, in cui serpeggia un drammatico individualismo tecnologico e doppi e tripli strati di oggettività, per cui si perde, infine, il senso di ciò che è reale, diviene frammento, diviene ricordo, eco di un mondo in delirio, sovrapposto alla base di colore irradiato dalle mani di un gruppo di giovani, poco tempo fa, in occasione di un altro workshop con l’artista Karen Thomas.”

 

“Abbiamo concepito un arazzo – spiega l’artista tedesca Thomas – appeso ad una delle pareti di sfondo del Parco Eutopia, che è un luogo in continuo cambiamento, che si adatta alla natura e che la rispetta profondamente, raccontandone le emozioni. Un’Opera che vuole essere una specie di grido di sommossa, al torpore quotidiano e che rimane a testimoniare l’energia latente in ognuno. Ma anche la dimenticanza della stessa, sommersa dalla valanga di ansia e angoscia che ci tocca e travolge non appena prendiamo contatto con l’informazione mediatica.”

 

È la modalità, non il contenuto, che talvolta diviene freccia e che crea ferite e spaccature. E in questo mondo di esaltazione umana, che sfiora troppo spesso il parossismo e l’incubo di Orwelliana memoria, l’innocenza creativa di un cucciolo di cane può salvarci, momentaneamente, dal precipizio ansiogeno.

Il cane è una porta verso l’alterità animale e trascendentale.

Vivere con lui può essere l’inizio di un viaggio proficuo e fantastico.

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