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Dal Corano alla Divina Commedia

Di Orazio Antonio Bologna e Hafez Haidar

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Per quale motivo Dante, estimatore dei pensatori musulmani e della cultura arabo- islamica, mise il Profeta nell’Inferno della sua Commedia?

Questo libro svela un mistero ancora irrisolto nella storia della letteratura.

Il libro nasce con l’intento di mettere in luce il vero e autentico Libro della Scala di Maometto, scritto da Abdallah Ibn al – Abbàs, nipote dello stesso profeta Muhammad, che viene per la prima volta tradotto integralmente dall’arabo antico in italiano.

Il racconto del viaggio notturno del Profeta nei due mondi ultraterreni, contenuto nel Libro della Scala, è carico di una magica atmosfera che conduce il lettore verso chiari esempi di vicinanza fra il racconto dantesco e quello dell’Oriente islamico.

Nella Divina Commedia, Dante è accompagnato da Virgilio come maestro, mentre Muhammad ha come guida l’arcangelo Gabriele, figure giunte entrambe per ordine divino.

L’inferno è descritto in modo analogo come tumulto violento e confuso e sia la Divina Commedia che la leggenda musulmana terminano con la visione di Dio.

Ma allora per quale motivo Dante, estimatore dei pensatori musulmani e della cultura arabo- islamica, mise il Profeta nell’Inferno della sua Commedia?

 

Orazio Antonio Bologna è membro dell’Academia Latinitati Fovendae della Pontificia Accademia Latina; è inoltre vicedirettore scientifico della rivista «Collectanea Philologica» dell’Università di Łódź, in Polonia. È presidente della Laurea Apollinaris Poetica, onorificenza conferita annualmente presso l’Università pontificia salesiana al miglior poeta italiano, nonché del Certamen Apollinare Poeticum conferito nella stessa occasione e presso la medesima università.

Hafez Haidar, accademico emerito, candidato al premio Nobel per la pace nel 2017 e nel 2020 e al premio Nobel per la Letteratura nel 2019, presidente di diversi comitati per i diritti umani, cavaliere della Repubblica italiana, direttore generale internazionale della Camerata dei poeti di Firenze, Presidente onorario del premio giornalistico Maria Grazia Cutuli e ambasciatore del medesimo premio nel mondo.

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