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CUCIRE IL TEMPO

L’arte come tessitura del quotidiano

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Rosanna Bianchi Piccoli e Antonella Zazzera

19 ottobre – 7 novembre 2021

Mantova, Pescherie di Giulio Romano

 

Un progetto espositivo a cura di Stefano Baia Curioni e Melina Mulas

 

«Ho dietro di me millenni di silenzi, di tentativi di poesia, di pani delle feste, di fili di telaio.»

Maria Lai

 

Mantova, 19 ottobre 2021. Con l’esposizione delle opere di Rosanna Bianchi Piccoli e Antonella Zazzera nelle Pescherie di Giulio Romano a Mantova, per la prima volta adibite a spazio espositivo dopo i recenti interventi di restauro, si conclude il progetto espositivo Cucire il tempo, dedicato al tema dell’arte come tessitura del quotidiano,

Curato da Stefano Baia Curioni e Melina Mulas, a partire da una riflessione sul lavoro di Maria Lai, il progetto presenta la ricerca di sei artiste italiane che esplorano la pratica del fare arte come gesto che “accoglie, cuce e riordina l’amore profondo per le proprie origini”: tessitura, infanzia, ascolto, fiaba, narrazione, silenzio e radici sono alcune delle parole d’accesso per la comprensione del loro lavoro meticoloso e paziente.

“Nell’anno dedicato a Venere e alla possibilità di una rinascita – racconta Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione Palazzo Te – abbiamo sentito l’importanza di una mostra dedicata a una particolare qualità del fare arte: quella di raccogliere i fili della gioia e del dolore assieme per tessere il presente in modo umano e generoso. Le artiste scelte hanno questo in comune: capacità di vedere e di farci vedere i doni del presente”.

La rassegna Cucire il tempo – promossa dal Comune di Mantova, Fondazione Palazzo Te e Fondazione le Pescherie di Giulio Romano, in collaborazione con Archivio Maria Lai e Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, con il contributo PIC | Regione Lombardia e con il progetto grafico di Corraini Edizioni – nasce da una intuizione di Melina Mulas: “Ho avuto la fortuna di conoscere alcune artiste, le ho incontrate perché le ho cercate, attratta dalla dimensione spirituale della loro ricerca, nel loro fare. Ognuna, in modo diverso, trasforma e alchimizza i temi e il tempo della propria vita, come fossero tessitrici”.

Il terzo momento espositivo, dal 19 ottobre al 7 novembre 2021, presenta le opere di bisquit di porcellana di Rosanna Bianchi Piccoli e le sculture in rame di Antonella Zazzera, lavori inediti o appositamente compiuti per la mostra mantovana.

Rosanna Bianchi Piccoli è un’artista nota per la sua ricerca sulla ceramica dalle origini al contemporaneo. La selezione delle cinque sculture esposte, realizzate tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila, racconta il rapporto dell’artista milanese con la terra e l’argilla, intese come “scrigni” che contengono la materia e la sacralità del tempo. Le opere – tra cui Se noi siamo la terra (2001) – sono legate con fili colorati, evocativi del suo vissuto.

Antonella Zazzera, artista umbra, lavora con il rame. Le due opere presentate a Mantova – tra cui la scultura Armonico iniziata nel 2011 e ripresa e terminata in occasione di questa mostra – interpretano il concetto di tessitura come sedimentazione. Attraverso fili di rame intrecciati e stratificati, le sculture indagano la centralità della Luce nella definizione dello Spazio e della Forma.

“Le sei artiste tessono sia la gioia che il dolore – spiega Melina Mulas che le ha registrate e ritratte con la fotografia – rammendano ferite che generano bellezza, la guarigione e la gratitudine sono l’ordito della loro arte; più intessono e più aprono alla dimensione di libertà che unisce, con un filo, tutte le donne in un’antica sorellanza. Con alcune di loro è nata una spontanea e profonda amicizia. C’è un aspetto, un ingrediente fertilizzante, nel lavoro di queste artiste, che è quasi impossibile esprimere a parole: l’umiltà, nel senso di humilis, dalla terra”.

Nelle due tappe espositive precedenti sono state presentate le opere di Maria Lai in dialogo con i monocromi di Sonia Costantini (7 – 26 settembre 2021) e quelle di Marta Allegri accanto alle sculture di Irene Lanza (28 settembre – 17 ottobre 2021).

 

Orari: venerdì 16.00 – 20.00; sabato e domenica 10.00 – 12.30 e 16.00 – 20.00 o su appuntamento segreteria@fondazionepalazzote.it

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, gli accessi saranno contingentati nel rispetto delle normative vigenti

 

Immagine: Rosanna Bianchi Piccoli, Nascita di Venere 2004, biscuit di porcellana tenera 1280°, corda, calza di seta, 16x47x27 cm

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