Il 28 ottobre 1931 Henri Charrière, detto Papillon, veniva condannato ai lavori forzati alla Caienna. Per nove volte Papillon, che si era sempre proclamato innocente, tenterà la fuga.
Ci riuscirà nel 1945 e tornerà a raccontare la vita terribile della colonia penale e i suoi rocamboleschi tentativi di fuga. Da quella avventura nascerà un libro, e da quel libro sarà tratto il celebre film magistralmente interpretato da Steve McQueen.
Anche in Italia, e pochi lo sanno, c’è stato un Papillon, meno conosciuto e soprattutto molto meno fortunato, che non riuscirà a tornare e a raccontare.
Si chiamava Luigi Gualdi, era originario di Vertova, nella Bergamasca. Raccontano la sua storia il nipote Mario e il giornalista e scrittore Gabriele Moroni, che ci regalano il libro Luigi Gualdi. Il papillon italiano. Una storia, ricostruita attraverso testimonianze e documenti, di povertà, emigrazione, di ineluttabilità, della tragica caduta di un uomo verso un destino beffardo e perverso.