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Europa. Ulgiati, UGL: “Serve nuovo modello di UE fondato su equità sociale e partecipazione dei lavoratori”

“Negli ultimi anni le decisioni assunte dalla Commissione Europea e dai nostri Governi, hanno ignorato la necessaria consultazione delle Parti Sociali e la partecipazione dei lavoratori.” Lo ha dichiarato Luigi Ulgiati, Vicesegretario Generale dell’UGL, che ha preso parte all’Audizione sul Futuro dell’Europa, presso il Senato, 3a e 14a Commissioni Congiunte Senato e Camera.  “E’ fondamentale prevedere una tassazione minima al fine di arginare il fenomeno dei paradisi fiscali ed il dumping salariale e normativo in Europa. Per quanto riguarda l’Italia, servono provvedimenti di de-tassazione sul costo del lavoro che abbiano un impatto positivo sulle retribuzioni. Partendo dal dialogo sociale – rileva Ulgiati – si possono individuare misure volte a garantire la stabilizzazione del lavoro, l’implementazione di strumenti di protezione sociale, l’inclusività di persone con disabilità, la parità di genere e il ricambio generazionale, le iniziative a sostegno dei tempi di conciliazione lavoro-famiglia, l’opportunità di nuove mobilità per i lavoratori e i processi di digitalizzazione, di ricerca e sviluppo.

L’attuale situazione di emergenza pandemica – continua Ulgiati – ha accelerato il processo di evoluzione digitale in tutti i settori ed in particolare nei processi lavorativi, basti pensare allo smart working, ai nuovi lavori sulle piattaforme digitali collegati al delivery food e ai servizi. L’uso crescente di algoritmi utili ad una gestione di attività lavorative sempre più produttive, non può prescindere dalla tutela delle persone e deve essere in linea con gli obbiettivi di una società sostenibile ed inclusiva. È necessario, quindi, attuare sistemi di politiche attive per il reinserimento dei lavoratori. In tal modo si potrebbe garantire un aggiornamento delle competenze, creando le condizioni per una transizione che garantisca l’inclusione socio-economica di tutti.”

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Secondo Ulgiati “per affermare un nuovo modello di Europa, in grado di svolgere il proprio ruolo nel mondo globalizzato, occorrerebbe una politica estera condivisa, capace di affrontare le crisi internazionali, attraverso maggiore autorevolezza, una difesa comune non solo attraverso un esercito nel senso tradizionale del termine, ma anche con un modello comune di cyber sicurezza a difesa dei cittadini. L’UGL – conclude Ulgiati – si richiama ai principi un tempo sostenuti dalla Commissione basati sulla politica sociale, sulla cosiddetta ‘economia sociale di mercato’. Con questi premessa, riteniamo di poter contribuire alla crescita della Patria comune europea e del mondo del lavoro.”

 

 

 

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