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GREENPEACE: SI CHIUDE UN ANNO RICCO DI AZIONI PER IL PIANETA, SI APRE UN 2022 CARICO DI SPERANZA
ROMA, 30.12.21 – «Nel 2021 abbiamo lottato per il Pianeta. Abbiamo iniziato a farlo 50 anni fa». Comincia così il video che Greenpeace ha diffuso oggi per la fine di un anno speciale, in cui l’associazione ambientalista, fondata nel settembre del 1971, ha celebrato 50 anni di attività in difesa dell’ambiente. «È stato un altro anno di incertezze, ma non potevamo fermarci. Abbiamo continuato a batterci per un futuro più verde e più equo per tutti, perché è da questo che dipende il nostro Pianeta», continua il video.
Nelle immagini, provenienti da tutto il mondo, scorrono le azioni più significative del 2021, ma anche eventi come la recente COP26 di Glasgow. L’ennesima occasione in cui la classe politica globale ha mostrato tutte le debolezze che ci hanno condotto alla crisi climatica che stiamo vivendo.
A fare da contraltare alle mancanze di chi ci governa e al greenwashing delle aziende inquinanti, c’è fortunatamente la società civile. Organizzazioni, movimenti e singole persone, che anche in Italia si mobilitano per proteggere il nostro pianeta.
La pressione condotta, tra gli altri, da movimenti e associazioni come Greenpeace Italia, ReCommon, Fridays for future, Per il clima fuori dal fossile e CCS Il Futuro non si stocca, ha portato nei giorni scorsi all’esclusione della tecnologia Carbon dioxide Capture & Utilization or Storage (CCUS) dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale, con una dotazione di 150 milioni di euro, stanziato dal MiSE. Il progetto di ENI è di costruire un impianto basato sulla tecnologia CCUS a Ravenna, una falsa soluzione costosa e potenzialmente pericolosa, che sembra pensata apposta per continuare a bruciare gas e petrolio.
Nel porto della città romagnola, Greenpeace ha condotto di recente anche una spettacolare azione dimostrativa sui silos dove viene stoccata la soia importata dal Sud America. Destinata alla mangimistica degli allevamenti intensivi, la sua produzione alimenta la deforestazione, in particolare in Brasile e Argentina.
Il video include anche le immagini della spedizione in barca a vela “Difendiamo il mare”, condotta la scorsa estate in Adriatico per studiare la presenza di microplastiche lungo la colonna d’acqua e misurare la temperatura del mare, che si riscalda a causa dei cambiamenti climatici.
Come sarà il Nuovo Anno? La speranza risiede in una risorsa fondamentale per tutte e tutti noi, seppure a volte può sembrare che scarseggi: l’attivismo ambientale, anche nel 2021, ha portato a diverse vittorie fondamentali per il presente e il futuro del pianeta. Auguriamoci che il 2022 sia un anno ancora migliore.