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il centro per la fotografia PHOS è lieto di presentare la conferenza

Che cosa conosciamo attraverso le immagini?

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24 gennaio 2022 h. 19.00
Via Giambattista Vico 1, Torino

quinto appuntamento con il programma di conferenze organizzate in occasione della mostra

Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini.

Un’indagine sulla relazione tra fotografia, letteratura, filosofia, comunicazione.
Torino, 19 gennaio 2022; Prosegue lunedì 24 gennaio alle ore 19.00, presso il centro PHOS di Torino, il ciclo di conferenze proposte in occasione della mostra “Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini”, realizzata in collaborazione con l’archivio CRAF di Spilimbergo. Il quinto appuntamento, “Che cosa conosciamo attraverso le immagini?”, sarà dedicato ad un approfondimento delle caratteristiche del linguaggio iconico e alla domanda su quale idea di verità sia possibile attribuire alla fotografia e alle forme di espressione visiva contemporanee.
PHOS è a Torino un centro polifunzionale per la fotografia e le arti visive.
In base all’approccio interdisciplinare che Phos ha adottato, la mostra, che ha per oggetto le sequenze dedicate da Mario Giacomelli al componimento “A Silvia” di Giacomo Leopardi, costituisce l’occasione per un’estensione della riflessione ad altri ambiti della cultura.

Mario Giacomelli, “A Silvia”, 1964. Courtesy CRAF – Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia, Spilimbergo.
L’idea sottesa all’iniziativa di Phos è infatti che proprio la fotografia possa rivelarsi un medium ideale per affrontare quel fenomeno complesso e intrinsecamente interdisciplinare che è la cultura, fotografica e non. Il programma di conferenze intende attualizzare il discorso che Mario Giacomelli, ha svolto in relazione ai testi poetici cui si è ispirato.
Nello specifico le immagini in mostra, 34 vintage del 1964, furono realizzate per il programma “Telescuola”, nel contesto di un’operazione didattica condotta tramite il mezzo televisivo. Il proposito è ora quello di interrogarsi su come nel presente, in maniera ancor più evidente, parole, immagini, significati e, di conseguenza, semiologia, estetica e filosofia, siano discipline che si intrecciano e talvolta si sovrappongono, lasciando sfumare i propri confini.

La conferenza del 24 gennaio “Che cosa conosciamo attraverso le immagini?” condotta dai relatori: Guido Brivio e Federico Vercellone (entrambi dell’Università di Torino) riguarderà i seguenti temi:

24 gennaio 2022 h. 19.00
Che cosa conosciamo attraverso le immagini?
Quale idea di verità è possibile attribuire alla fotografia e in genere alle forme di espressione iconica contemporanee?
Relatori: Guido Brivio (Università di Torino), Federico Vercellone (Università di Torino).

al di là del contenuto immediatamente esibito dalle immagini, quali significati è dato di trasmettere tramite il loro aspetto formale? Quale la specificità del linguaggio iconico, e segnatamente fotografico, rispetto a quello verbale?
a fronte della perdita di fiducia nell’esistenza di fatti semplici e obiettivi e in un loro diretto rispecchiamento nell’opera, in quale maniera le manifestazioni artistiche possono partecipare costruttivamente ad una riflessione sui problemi della contemporaneità?

Guido Brivio
Specialista di estetica e pratiche filosofiche, ha studiato a Torino, Lisbona, Ginevra e Parigi e svolge la sua attività di insegnamento e ricerca presso l’Università di Torino. È autore di numerosi saggi di estetica e teoria dell’immagine, tra le sue ultime pubblicazioni, per Moretti & Vitali, Libertà dell’amore (2014), Il labirinto di Narciso. Sade e Nietzsche nei simulacri di Pierre Klossowski (2015), Paradossi di Afrodite. Origine, eros, immagine (2017), Architetture dell’invisibile. Roger de Montebello e la verità in pittura, (2020, testo italiano, francese, inglese) e per Galilée (Paris), Kairos Melancolia (2018, testo italiano, francese, inglese). È membro della SIE (Società Italiana d’Estetica) e della SISR (Società Italiana di Storia delle Religioni) ed è impegnato in un progetto di ricerca, teorico e sperimentale, sulla diffusione delle pratiche filosofiche nella vita civile.

Federico Vercellone
Professore di Estetica presso l’Università di Torino, è membro del Comitato Esecutivo della IAA (Associazione Internazionale di Estetica) e vicepresidente del Centro Studi Arti della Modernità.
Ha fondato a Torino il CIM (Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Morfologia) di cui è direttore e fa parte del comitato editoriale di molte riviste nazionali e internazionali.
I suoi studi vertono attualmente sulla teoria dell’immagine, i visual studies, la nozione di morfologia, fornendo un approccio multidisciplinare ai concetti di forma, immagine e fenomeno.
Tra le sue più recenti pubblicazioni: Oltre la bellezza (il Mulino, 2008), Pensare per immagini (Bruno Mondadori, 2010), Le ragioni della forma (Mimesis, 2011), Dopo la morte dell’arte (il Mulino, 2013), Il futuro dell’immagine (il Mulino, 2017), Simboli della fine (il Mulino, 2018), Glossary of Morphology (Springer, 2020), L’archetipo cieco (Rosenberg & Sellier, 2021), Bilddenken und Morphologie (DeGruyter, 2021).

Mario Giacomelli, “A Silvia”, 1964. Courtesy CRAF – Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia, Spilimbergo.
Mario Giacomelli (Senigallia 1925-2000)
Uno dei maggiori maestri della fotografia italiana. Nato da una famiglia di origini contadine, buona parte della sua opera sarà connessa all’amore per la natura e per la sua terra, le Marche.
Il periodo storico e le vicissitudini familiari lo costrinsero ad abbandonare gli studi, ma dopo essersi dotato di una professione come tipografo, l’incontro con alcune figure cruciali della cultura fotografica italiana – come Giuseppe Cavalli, Paolo Monti e Luigi Crocenzi – gli permisero di completare la sua formazione culturale e di approdare ad uno stile estremamente originale.
Famosissime le fotografie scattate nell’ospizio di Senigallia (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), nel paese abruzzese di Scanno (Scanno), all’interno del seminario vescovile di Senigallia (Io non ho mani che mi accarezzino il volto).
Accanto al costante interesse per il paesaggio, a partire dagli anni ’60 Giacomelli intensificò quello per la poesia. Ne testimoniano le serie ispirate a componimenti di Giacomo Leopardi, Eugenio Montale, Edgar Lee Masters, Emily Dickinson, Franco Costabile, Vincenzo Cardarelli, Mario Luzi, Sergio Corazzini e la collaborazione con Francesco Permunian.
Nell’ultimo periodo della sua attività l’approccio al racconto per immagini si fece sempre più onirico e metaforico. Le sequenze degli anni ’90 sono una sorta di “teatro dell’anima” in cui emergono istanze e urgenze legate al paradosso esistenziale e alla meditazione sul suo possibile significato.

Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive PHOS
PHOS è un centro culturale polifunzionale in cui confluiscono molteplici attività incentrate sullo studio, la promozione e la produzione della fotografia e delle arti visive. Fondato nel 2011 da un collettivo di artisti, fotografi e professionisti legati al mondo della fotografia Fine Art, ha come finalità quella di costituire un punto d’incontro per chiunque si interessi al mondo dell’immagine.
Il Centro offre supporto alla realizzazione e valorizzazione di progetti fotografici, iniziative editoriali (tirature in edizione limitata e libri d’artista) e mostre, con particolare attenzione al lavoro di giovani autori. Propone inoltre percorsi di riflessione e mostre di grandi maestri della fotografia, si internazionali che italiani, come avvenuto negli anni passati per Luigi Ghirri e Mario Cresci. Il Centro opera poi per l’istituzione di concorsi, l’organizzazione di residenze per artisti provenienti dall’Italia e dall’estero e per l’attivazione di collaborazioni e scambi con istituzioni analoghe.
La sede di PHOS può essere messa a disposizione di Enti, Galleristi e Curatori per la presentazione di iniziative e progetti condivisi.

Scheda Evento:
Titolo: “Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini.” Un’indagine sulla relazione tra fotografia, letteratura, filosofia, comunicazione
Sede: PHOS, Via Giambattista Vico 1 – 10128 Torino.
Organizzatori: PHOS in collaborazione con CRAF.
Orari visite: Da lunedì a venerdì, dalle 15.30 alle 19.30 o su appuntamento.
Date Eventi:
15 novembre 2021 h. 18.30 Presentazione dell’iniziativa. Interverranno Alvise Rampini, direttore dell’Archivio CRAF di Spilibergo ed Elisabetta Buffa, presidente di Phos.
h. 19.30 Inaugurazione della mostra.
22 novembre 2021 h. 18.30 Conferenza: Giacomo Leopardi: un poeta tra razionalità e sentimento. Dualità inconciliabili o desiderio di una diversa possibile convergenza? Relatori: Chiara Fenoglio (Università di Torino), Fulvio Vallana (Università di Torino).
13 dicembre 2021 h. 19.00 Conferenza: Giacomelli e gli anni della TV culturale. Storia e semiologia della televisione sullo sfondo dei nuovi media. Relatori: Orlando Perera (saggista, critico musicale, esperto di comunicazione), Antonio Sant’Angelo (Università di Torino).
10 gennaio 2022 h. 19.00 Conferenza: Romanzi di figure: letteratura e fotografia. Una riflessione sulle forme della narrazione fototestuale in cui il verbale incrocia il visivo. Relatore: Luigi Marfè (Università di Padova).
24 gennaio 2022 h. 19.00 Conferenza: Che cosa conosciamo attraverso le immagini? Quale idea di verità è possibile attribuire alla fotografia e in genere alle forme di espressione iconica contemporanee? Relatori: Guido Brivio (Università di Torino), Federico Vercellone (Università di Torino).
Contatti: tel. 011 7604867; cell. 333 7470186; web: www.phosfotografia.com email: phos@phosfotografia.it
Ufficio Stampa: Sirio Schiano lo Moriello; email: press@schianolomoriello.it
Per scaricare il comunicato stampa cliccare sul link sottostante:
https://mcusercontent.com/9a01c326a15a678e1e16ec3c2/files/45ead6b9-7f4e-104e-8fc3-ebeb00edc182/Phos_reminder_24_gennaio.01.docx
 

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phos@phosfotografia.it

contatti per la stampa: press@schianolomoriello.it

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