REAL ESTATE DA RECORD: NUOVE ESIGENZE ABITATIVE, EFFICIENTAMENTO ENERGETICO E TASSI AI MINIMI STORICI RISVEGLIANO LA DOMANDA LATENTE
Le previsioni di crescita per il 2022 secondo RE/MAX Italia
31 gennaio 2022 – “Il 2021 è stato contraddistinto da una forte ripresa del mercato immobiliare, così come non si vedeva da tanti anni; e ci sono i presupposti affinché questo andamento positivo possa continuare nel 2022”. Questo il sentiment di RE/MAX Italia, gruppo immobiliare in franchising guidato da Dario Castiglia, che chiude il 2021 con risultati estremamente soddisfacenti. Diversi i fattori che hanno determinato, secondo il management di RE/MAX Italia, il trend crescente che ha caratterizzato l’intermediazione immobiliare residenziale negli ultimi mesi. “Sicuramente la pandemia ha favorito il cambio casa, creando nuove esigenze abitative, in primis legate allo smart working che diventerà strutturale”, commenta Dario Castiglia, CEO & Founder di RE/MAX Italia. “Determinanti anche i tassi ai minimi storici e la rilassatezza delle banche rispetto ai requisiti richiesti per ottenere un mutuo”. Tra gli ingredienti dell’effervescenza del real estate anche le agevolazioni governative quali Ecobonus, i bonus fiscali dedicati al mondo della casa e dei condomini, il Decreto Sostegni bis e il Bonus prima casa under 36 che hanno risvegliato una domanda latente, andando ad influire sull’andamento complessivo delle compravendite.
In questo scenario, nel 2021 RE/MAX ha registrato un incremento del fatturato aggregato del 36 % rispetto al 2020, superando i 110 milioni di euro. Crescita esponenziale pari a +38 % anche per i volumi transati che raggiungono i 3,6 miliardi di euro a fronte di circa 26.000 transazioni, anch’esse in aumento rispetto al 2020 (+33 %), ma anche al 2019 (+26 %). Traguardi frutto di una strategia fortemente orientata all’utilizzo di strumenti tecnologici, alla formazione dei consulenti e al recruitment dei migliori professionisti attivi sul mercato, che hanno portato a fine anno alla sottoscrizione e al rinnovo in totale di 125 contratti di franchising. Con un network attualmente composto da circa 4.600 agenti in costante aumento, RE/MAX affronta le sfide del 2022 prevedendo, con ottimismo prudenziale, un’ulteriore crescita delle compravendite e puntando a superare le 500 agenzie operative in Italia e a potenziare ulteriormente la rete raggiungendo quota 5.500 agenti affiliati.
Analizzando l’ultimo anno in dettaglio, secondo i dati di transato elaborati dal Centro Studi di RE/MAX Italia, si è tornati alla ciclicità storica del real estate, con un fisiologico livellamento tra i quarter. Lombardia con Milano e Lazio con Roma si sono confermati motori trainanti del mercato immobiliare italiano. La domanda si è riversata fuori dalle grandi città dove i costi sono inferiori, anche se per i prossimi mesi qui si prevede un aumento della domanda che andrà di pari passo con un incremento dei prezzi, tanto che Castiglia parla di ‘rivincita dei piccoli comuni’, capaci di offrire il miglior rapporto comfort abitativo/prezzo. “Ci sarà dunque una carenza di offerta che verrà via via compensata dall’immissione sul mercato di immobili ‘fermi’ a causa dei deprezzamenti degli anni passati, che torneranno sul mercato proprio in vista dell’aumento dei prezzi”, afferma Castiglia.
Sicuramente l’efficientamento energetico di vecchi edifici, secondo RE/MAX, contribuirà all’aumento delle compravendite nei prossimi mesi, perché gli immobili da ristrutturare risulteranno più appetibili anche in ottica di investimento, a fronte del significativo aumento del costo dell’energia e dell’inflazione. “Gli immobili sono sempre stati considerati un argine nei confronti dell’inflazione, spingendo ad investire nel mattone, ritenuto storicamente bene rifugio”, commenta Castiglia. “Da qui possiamo ipotizzare un aumento dei prezzi in tutte le città, seppur non eclatante, ma in linea con l’inflazione”.
In questo contesto sarà fondamentale il ruolo dell’agente immobiliare che dovrà sempre più svolgere una attività consulenziale. Nella visione di RE/MAX, dunque, i consulenti non saranno mai sostituiti dalle macchine né da un sito e-commerce, ma dovranno utilizzare la tecnologia per efficientare la customer experience in termini di rapidità e trasparenza. “Per offrire un concreto valore aggiunto rispetto al fai da te, l’agente immobiliare deve utilizzare i big data per essere sempre più scientifico a partire dalla valutazione dell’immobile fornendo quotazioni obiettive basate su dati concreti e tenendo costantemente informato il cliente”, sottolinea Castiglia.
Per fare questo RE/MAX dota la sua rete di innovativi strumenti tecnologici e di analisi che permettono di fornire un servizio di alta qualità al cliente finale. Dalle esclusive analisi di Real Estate Data Hub, lo strumento nato dalla collaborazione tra RE/MAX Italia e Avalon Real Estate con il contributo di 24MAX, a MAX/Connect, l’inedita App relazionale progettata per creare un collante tra agenti, acquirenti e venditori attraverso la condivisione di informazioni in tempo reale. E ancora, il software proprietario RE/MAX Hal, che consente di effettuare la comparazione e la stima degli immobili attraverso un’analisi massiva di dati da cui emergono reportistiche personalizzabili dall’agente atte a fornire al cliente una puntuale valutazione del singolo immobile.
Inoltre, l’acquisto della casa porta con sé una componente emotiva che l’agente immobiliare esperto è in grado di sterilizzare durante la trattativa. La sua professionalità offre ad acquirenti e venditori una visione neutra che contribuisce a trovare il giusto punto di incontro tra domanda e offerta. “La nostra promessa al cliente è trovare per lui il miglior acquirente, e trovarlo rapidamente, rendendo l’esperienza di acquisto/vendita meno impegnativa in termini emotivi e di tempo e più soddisfacente in termini economici”, conclude Castiglia.