GIOVANNI NUTI
Il 4 APRILE debutta al Teatro Franco Parenti di MILANO
“E io tra di loro – Giovanni Nuti in concerto – tra Alda Merini e Milva”
Un concerto speciale in cui il cantautore ricorda
le sue due indimenticabili partner artistiche
Inizio ore 21.00 – ingresso gratuito con prenotazione
DA OGGI È ONLINE IL VIDEO di BACKSTAGE
https://youtu.be/IxHxeRggFlA
Il 4 aprile alle ore 21.00 presso la Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano debutta il concerto di GIOVANNI NUTI “E IO TRA DI LORO – GIOVANNI NUTI IN CONCERTO – TRA ALDA MERINI E MILVA” (ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria alla mail segreteria.associazione@aldamerini.it).
Una serata che si preannuncia emozionante e suggestiva, in cui Giovanni Nuti onorerà e ricorderà le sue due indimenticabili partner artistiche, alternando canzoni “meriniane” a quelle interpretate dalla Rossa. Sarà accompagnato sul palco dalla band composta da José Orlando Luciano, (pianoforte e tastiere), Andrea Motta (chitarra), Simone Rossetti Bazzaro (violino), Carlo Giardina (basso) ed Emiliano Oreste Cava (batteria e percussioni).
L’incontro sul palco delle forti personalità di Alda Merini e Milva, reso possibile dal profondo legame che le ha unite al musicista e cantautore, genererà uno spettacolo unico in cui musica e poesia si intrecciano e trionfano assieme.
È online da oggi, giovedì 24 marzo, il video backstage delle prove del concerto, in cui Giovanni Nuti offre un assaggio dell’emozionante spettacolo interpretando “Potemkin”, splendida canzone di Milva, scritta da Yuri Camisasca, quanto mai attuale con il suo forte grido di libertà rivolto a Odessa, allora come ora teatro di sangue e violenza: https://youtu.be/IxHxeRggFlA.
Lo spettacolo “E io tra di loro – Giovanni Nuti in concerto, tra Alda Merini e Milva”, il cui nome è una parafrasi della nota canzone di Charles Aznavour, ha il Patrocinio del Comune di Milano ed è prodotto da SAGAPÒ MUSIC con il contributo di Francesco Bombelli, COOP Lombardia e EXECO.
La drammaturgia è di Roberto Cardia e Giovanni Nuti.
Ai partecipanti (massimo 2 persone per prenotazione) sarà chiesto di diventare Amici dell’Associazione Alda Merini con una quota d’iscrizione di almeno 10 € ciascuno.
GIOVANNI NUTI, compositore e interprete, è stato legato ad Alda Merini in un sodalizio durato 16 anni che la poetessa chiamava “matrimonio artistico” e da cui sono nati spettacoli che li hanno visti insieme protagonisti e molte canzoni – tutta la loro produzione in musica è stata raccolta nel 2017 nel cofanetto Accarezzami musica – Il Canzoniere di Alda Merini: 6 CD, 1 DVD, 114 brani (21 con Merini recitante e 29 artisti ospiti). Giovanni Nuti ha avuto la fortuna e l’onore di collaborare e calcare il palcoscenico “nel nome di Alda Merini” anche con Milva, Valentina Cortese, Lucia Bosè, Monica Guerritore e, infine, in quello che sarebbe stato il suo ultimo spettacolo, con Carla Fracci (il nuovo allestimento del POEMA DELLA CROCE nella chiesa di San Marco per il Decennale Merini del 2019). In particolare Giovanni Nuti ha scritto tutte le musiche del CD Milva canta Merini – Sono nata il ventuno a primavera, uscito nel 2004, ed è stato artista ospite della Rossa nell’omonimo spettacolo in cartellone allo Strehler e in molte prestigiose location in Italia e nella sua ultima trionfale tournée in Germania.
L’Associazione Alda Merini è nata il 7 gennaio 2019 su iniziativa delle figlie Emanuela, Flavia e Simona. Finalità dell’Associazione culturale, senza scopo di lucro, è quella di “promuovere, tutelare, approfondire e diffondere la figura e l’opera” di Alda Merini (1931-2009). Nel Consiglio Direttivo, oltre alle eredi, socie fondatrici, la Presidente Marina Bignotti, per molti anni collaboratrice di Vanni Scheiwiller, amica ed editor di Alda Merini, e Paolo Recalcati, amico di Alda Merini, produttore e organizzatore culturale. Al Consiglio Direttivo si affianca un Comitato scientifico-artistico formato da Ambrogio Borsani, Alberto Casiraghi, Nicola Crocetti, Paolo Di Stefano, Renato Minore, Vincenzo Mollica, Mauro Novelli e Luisella Veroli.