Agricoltori pensionati di Puglia, il grido d’aiuto dei 20mila associati ANP Cia
Domani a Bari l’assemblea dell’Associazione Nazionale Pensionati, la situazione degli anziani
Il 43% con la minima, sempre più over 65enni non hanno soldi per cure ed esami specialistici
Assemblea anche per “Donne in Campo” e AGIA Giovani Imprenditori Agricoli CIA
Hanno lavorato nei campi da quando erano bambini o giovanissimi, alcuni per 30-40-50 anni: sono gli agricoltori pensionati di ANP Cia Puglia, la declinazione regionale dell’Associazione Nazionale Pensionati che, solo nella nostra regione, conta 20mila iscritti complessivi tra le provincie di Bari, Bat, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. Domani 1 aprile, alle ore 9.30, delegazioni da tutta la Puglia si riuniranno nella sala convegni dell’Hotel Majesty di Bari, in via Giovanni Gentile, per celebrare l’Assemblea Regionale Elettiva ANP Cia Puglia che rinnoverà cariche e composizione della giunta.
Al contempo, nello stesso luogo, si svolgeranno le assemblee regionali di AGIA CIA, l’Associazione dei Giovani Imprenditori Agricoli, e quella di Donne In Campo, il sodalizio che riunisce le imprenditrici agricole pugliesi di tutto il comparto primario. Tutte e tre le associazioni, rinnoveranno i loro organigrammi e la composizione delle giunte.
PENSIONATI PUGLIA, IL 43% ARRIVA A MALAPENA A 500 EURO. In Puglia, l’ANP CIA rappresenta 20mila pensionati: circa 5mila complessivamente tra Bari e la Bat; oltre 4.500 in totale nelle province di Brindisi e Taranto; più di 4mila nel Foggiano; quasi 6mila in provincia di Lecce.
Di quei 20mila agricoltori pensionati, il 43 per cento percepisce l’importo minimo della pensione, vale a dire 500 euro al mese; il 34 per cento ha diritto a un assegno mensile di 750 euro; il 17 per cento percepisce un’indennità pensionistica pari a 1000 euro al mese. “L’indice ISTAT prevede un importo minimo mensile di 526 euro per poter sopravvivere”, ha ricordato Franco Tinelli. “L’ANP CIA si batte per garantire pensioni dignitose, guardando anche al futuro, a cominciare dall’equiparare progressivamente i minimi pensionistici al 40% del reddito medio nazionale (650 euro), come previsto dalla Carta Sociale Europea. Oggi il 44 per cento dei pensionati vice in semi povertà, il 10% non riesce neppure a sostenere le spese per mettere insieme pranzo e cena”, ha aggiunto il presidente regionale dell’Associazione Nazionale Pensionati.
SANITA’, STRUTTURE E SERVIZI INSUFFICIENTI. “Nelle assemblee ANP CIA, sia in quella regionale che nelle provinciali, emergono dati preoccupanti circa la reale possibilità di vedere pienamente rispettato il diritto alla salute in Puglia, soprattutto da parte di anziani, donne e bambini. Le liste d’attesa sono infinite, le strutture e i servizi per le diagnosi precoci e la prevenzione sono poche, si è costretti a ricorrere agli studi privati ma in questo modo si cura solo chi può permetterselo”.
DONNE, GIOVANI, RICAMBIO GENERAZIONALE. “Le donne rappresentano il 60% degli iscritti alla ANP CIA Puglia. In moltissime piccole e medie aziende agricole, ma anche per imprese di maggiori dimensioni, rivestono un ruolo fondamentale, accresciuto con lo sviluppo degli agriturismi e della multifunzionalità. L’Associazione Nazionale dei Pensionati si batte per gli anziani ma anche per la necessità di un deciso cambio generazionale all’interno delle aziende agricole. “I giovani devono essere il cuore, la mente e le gambe su cui costruire oggi le condizioni del futuro sviluppo della nostra agricoltura attraverso l’innovazione, l’agricoltura di precisione, la multifunzionalità e l’integrazione con i comparti del turismo, dei servizi, del commercio e dell’industria”.