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LETTERA APERTA AGLI AMBASCIATORI DELLA RUSSIA

 

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AMBASCIATORE DELLA FEDERAZIONE RUSSA IN ITALIA,             ROMA       ambrus@ambrussia.it

e.p.c.    AMBASCIATORE DELLA FEDERAZIONE RUSSA PRESSO                                    russede@libero.it

LA SANTA SEDE                                                                                 ROMA

e.p.c     STATO CITTA’ DEL VATICANO Segreteria Parolin.                                ROMA         spc@spc.va

Oggetto :   Il sentimento di un italiano libero.

Illustrissimi Signori Ambasciatori,

sono un cittadino italiano che si accinge ad ufficiliazzare all’anagrafe  gli 87 anni fra qualche giorno. Ho un pregresso professionale di tutto rispetto, sia a livello nazionale che estero e sento pertanto molto accentuata l’esigenza di esprimermi in maniera schietta e leale nell’interesse sia del popolo russo che del mio Paese.

Io amo il popolo russo, e ciò non tanto per la sua cultura, ma anche perché, a mio avviso, esso vive in un clima di oppressione  di cui non se ne accorge dell’esistenza in quanto assuefatto ad essa senza peraltro averla metabolizzata.  Per dirla in parole povere, posto che ce ne fosse davvero il bisogno, a furia di iniettare al popolo  una cosa, anche insana,  esso finisce per metabolizzarla come buona.

Vorrei darVi atto, come contraltare, che anche le democrazie mondiali non rispondono più ai loro sacrosanti principi stante il fatto che esse hanno perso il loro smalto a causa di sregolatezze varie, anche morali, tanto da dover dire che esse hanno bisogno di urgente ed efficace revisione pur rappresentando esse il top dei sistemi, come diceva non solo Winston  Churchill, ex primo ministro del Regno Unito.

Fatto questo preambolo, Signori Ambasciatori, vorrei rispondeste con altrettanta sincerità a queste mie  “puerili”  domande :

approvate ciò che sta facendo il Vostro Presidente in Ucraina, oppure siete costretti ad imporVi la sua logica ad evitare di essere defenestrati, soffocando così la consapevolezza acquisita da parte Vostra circa la  differenza fra un sistema e l’altro, realtà che, per un giornalista, costa quindici anni di galera nel caso di critica al  regime del Vostro Signor Presidente ?

i morti e le atrocità commesse dal Vostro Presidente possono trovare un cuore capace di non vedere e non sentire, dando pur per scontato che anche dall’altra parte c’è del marcio, oppure se uccidono un Vostro familiare Vi girate anche Voi dall’altra parte, cosa di cui non credo ?

ed infine, permettetemi, ma è mai concepibile che nel XXI esimo secolo si possa ancora invadere un paese libero, ma soprattutto pensare alla guerra, realtà che certamente confligge con l’etica esistenziale oltre che con  la stessa fisiologia umana ?

ci siamo dimenticati, e mi scuso di un po’ di sfogo, peraltro più che giustificabile alla mia età anche se sicuramente condivisibile dal mondo intero,   che alla fine dell’esistenza sarà sufficiente per ognuno di noi  solo un …metro di terra,  e cioè molto meno rispetto alle tante tonnellate di terra sollevate dai missili ?

Nutro forti dubbi su una risposta, anzi temo qualche conseguenza.

Con rispettosi saluti.

Arnaldo De Porti

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