Il MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli
presenta
L’ESCA
Mario Airò, Stefano Arienti, Francesco Bernardi, Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, Mario Dellavedova, Miltos Manetas, Eva Marisaldi, Amedeo Martegani, Liliana Moro, Alessandro Pessoli, Paola Pivi, Lorenzo Scotto Di Luzio, Alessandra Tesi, Tommaso Tozzi, Vedovamazzei, Luca Vitone, Sislej Xhafa
4 giugno – 11 settembre 2022
Inaugurazione: sabato 4 giugno 2022, dalle ore 18
MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli
via Giappone – Termoli (CB)
Termoli, 18 maggio 2021. Mario Airò, Stefano Arienti, Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, Miltos Manetas, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Paola Pivi, Alessandra Tesi, Vedovamazzei, Luca Vitone, Sislej Xhafa e molti altri: sono alcuni dei protagonisti della mostra L’ESCA, che dal 4 giugno all’11 settembre 2022, presenta nelle sale del MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli trenta opere provenienti da una collezione privata.
Il titolo fa riferimento alla relazione tra collezionista e artista, che nasce attraverso un “colpo di fulmine” per l’opera d’arte. Questa mostra rivela il risultato di rapporti costruiti negli anni dal collezionista con assidue frequentazioni degli studi d’artisti, delle gallerie e di spazi espositivi in diverse città italiane.
L’ESCA racconta una parte di storia di questa collezione privata, influenzata anche dalla visione di alcune opere che hanno fatto la storia del Premio Termoli, prima ancora che esse diventassero parte della collezione permanente del MACTE.
L’esposizione è incentrata su alcuni artisti emersi nel panorama dell’arte italiana negli anni Novanta. Si tratta di persone che hanno saputo giocare con diversi linguaggi e convenzioni dell’arte, ma alcuni hanno continuato a lavorare con successo, altri invece hanno avuto vicende alterne o addirittura smesso di esporre.
Grazie a una collezione raccolta in quarant’anni, L’ESCA rappresenta un’occasione unica per scoprire opere che raccontano approcci critici, giocosi, narcisi, che hanno in comune un’insofferenza ai materiali e alle tecniche tradizionali in favore di una vena dissacratoria e introspettiva. Liberata dalla dimensione domestica, nella sale del museo, la collezione respira, rivelando tutta la sua ricchezza nella condivisione con il pubblico, che potrà di attivare commenti, opinioni, confronti.
La visita al museo è accompagnata da un’audioguida che racconta episodi legati alle opere e di come alcune di esse sono entrate in collezione, mentre a seguire sarà pubblicato un catalogo della mostra.