Presentazione online – 25 giugno 2022 – ore 17:00
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INCONTRIAMOCI PER RAGIONARE SUL NUOVO LIBRO DI RENATO CRISTIN:
“Quadrante Occidentale”
Un titolo esplicativo che indirizza, istantaneamente, l’appuntamento verso l’attualità dello scenario europeo e di conseguenza a riflessioni sullo stato dell’Occidente.
Considerazioni, fuori dal coro del politicamente corretto, che inducono alla necessità dell’utilizzo di un critico razionalismo di chi s’identifica con il liberalismo e il conservatorismo.
È un libro di cultura politica che ha il pregio dell’osmosi tra filosofia e una strategica progettualità politica, uno strumento per riflettere e ragionare sull’arresto del declino dell’Occidente.
In sintesi, parliamo del nostro terreno culturale, di visioni del mondo a noi vicine, delle nostre convinzioni, ragioni che ci spingono a caldeggiare una convinta partecipazione all’incontro con Renato Cristin, membro del nostro Comitato Scientifico.
UNA LUCIDA RIFLESSIONE SULLA CRISI DELL’OCCIDENTE
INTRODUCE:VINCENZO OLITA, Direttore Società Libera
NE DISCUTONO:
RENATO CRISTIN, Prof. di Ermeneutica filosofica Università di Trieste
GIOVANNI GIORGINI, Prof. di Storia Dottrine Politiche Università di Bologna, Columbia NY
PAOLO GUERRIERI, Prof. di Economia La Sapienza Roma
ANGELO MARIA PETRONI, Prof. di Logica e Filosofia della Scienza La Sapienza Roma, Segretario Generale Aspen Institute Italia
Il libro individua una crisi di legittimità e di legalità dell’Occidente come crisi di valori causata dall’abbandono dell’identità; teorizza la necessità dell’unione fra liberalismo e conservatorismo per invertire il declino causato dal politicamente corretto. Valorizza i concetti di libertà e verità come cardini della rinascita dello spirito occidentale e mostra elementi di liberalismo in alcuni pensatori classici.
Vede l’orientamento dominante nella leadership occidentale come nichilismo del XXI secolo; individua nello Stato di Israele un modello di nazione per l’intero Occidente; sostiene la necessità di affrontare questo caos con il recupero della tradizione ebraico-cristiana, dei valori morali e dei principi filosofici occidentali, proponendo un ritorno a Platone inteso come punto originario della nostra civiltà. Per superare questaprofonda crisi di senso, che è connessa anche alla tecnificazione del pensiero e della cultura, e alla burocratizzazione della politica e della scienza, occorre riarmonizzare il nome Occidente con la cosa Occidente, oggi scissi da un pragmatismo nichilista che ha stravolto la cosa sequestrandone il nome.
Renato Cristin,professore di Ermeneutica filosofica all’Università di Trieste, è stato direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino. Tra le sue pubblicazioni: I padroni del caos, Liberilibri 2017; Apologia dell’ego. Per una fenomenologia dell’identità, Studium 2011; Memento Gulag (a cura), Duncker&Humblot 2006; La rinascita dell’Europa Husserl, la civiltà europea e il destino dell’Occidente, Donzelli 2021; Heidegger e Leibniz. Il sentiero e la ragione, Bompiani 1990.