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A settembre esordio di Nuova Democrazia.it, Maimone: “Siamo l’unica espressione politica che pone al centro l’uomo e la lotta autentica contro la  povertà”

Troppi poveri e troppa desolazione. Solo un movimento che pone al centro

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l’ essere umano e l’onestà può cambiare le sorti della nostra nazione. Alla guida Biagio Maimone” figlio del popolo”

 

 

Milano, 10 luglio 2022 – A fine settembre, a Milano, la corrente di pensiero Nuovademocrazia.it si costituisce in un movimento vero e proprio e rende noti i suoi contenuti alla stampa.

E’ nato un movimento che riprende i valori sui quali si fondava l’ex  “Democrazia Cristiana”,  riletti in chiave contemporanea. Un movimento  realmente umanitario.

Il suo fondatore Biagio Maimone afferma: “Non è politicamente corretto chiudere la realtà in due contenitori, ossia Centrosinistra e Centrodestra, in quanto la realtà è variegata e pullula di infinite differenze identitarie, che urgono di essere comprese. Cresce sempre più la sfiducia dei cittadini italiani nei confronti degli attuali partiti politici, che essi vedono lontani dal rappresentare le loro istanze vitali e, pertanto, si sentono abbandonati al loro destino.

Lo dimostra la scarsissima affluenza al voto nelle recenti amministrative. Per tale motivo, la creazione del Centro Democratico non può essere più  rimandata.

Ed ecco nuovademocrazia.it, che si prefigge di porre al centro l’essere umano, nella sua più autentica accezione, ossia quale espressione irrinunciabile dei binomi indissolubili Uomo-Dignità, Uomo-Diritti umani e civili, Uomo-Universo e Uomo-Lavoro, che la pandemia e la guerra hanno rimarcato essere elusi per fini utilitaristici, ai quali la politica ha dato la priorità.

Cosa ha prodotto il bipolarismo? Cosa ha prodotto la politica in questi ultimi decenni? Ha determinato solamente la scarsa attenzione ai poveri, ai deboli, agli emarginati, al mondo del lavoro, anche da parte dei sindacati sonnecchianti,  l’assenza di un dialogo politico tra i due schieramenti e un oceano di insulti reciproci nello scenario politico. Un  quadro desolante si staglia sotto gli occhi di tutti: violenza verbale, malcostume, povertà morale connotano molti tratti del nostro Paese. Ed, inoltre, donne uccise barbaramente, delinquenza e maleducazione.

Siamo alla deriva. Se questo è permesso dal bipolarismo, se questo è il panorama che ne deriva, occorre domandarsi quale classe dirigente dovrà governare il Paese dal 2023. Certo siamo messi male!

Occorre un orizzonte nuovo, una visione politica che rivolga il suo sguardo ad un universo sempre più complesso e colmo di istanze nuove e migliorative.

Troppi poveri e troppa desolazione. Ed ecco sulla scena politica avanzare un movimento che fa appello al rispetto della dignità dell’essere umano.

Il Centro esiste e può rappresentare tutto il mondo laico, cattolico, democratico e moderato, ora scarsamente rappresentato, governando con la connotazione di “Centro” e non con commistioni di sigle che lo snaturano.

Se il fascismo, il comunismo e tutti gli altri partiti della prima Repubblica sono stati consegnati alla storia, gli ideali della Democrazia Cristiana non sono mai morti. Ed è per questo che deve nascere una nuova compagine democratica che li riproponga con rinnovato vigore, ossia li attualizzi perchè rispondenti alle esigenze della donna e dell’uomo contemporaneo, sia di natura materiale, sia di natura morale, nonché di natura spirituale. Noi riteniamo che la creazione del Centro Democratico e di una Nuova Democrazia non debba essere più rimandata. 

L’ essere umano deve riappropriarsi della sua identità negatagli, deve ritornare ad essere soggetto e non oggetto,  in quanto solo se diviene soggetto la realtà diviene la sua dimora e le leggi della natura, che garantiscono la salute dell’ecosistema, saranno rispettate.

Perchè l’essere umano divenga soggetto e non più oggetto occorre far vivere un nuovo modello di democrazia, le cui regole di vita saranno improntate al principio dell’eguaglianza autentica di tutti gli esseri umani, non solo a parole. Nuove regole sociali, nuove leggi, a nostro avviso, potranno garantire il governo dei cittadini e dell’ecosistema. Per noi la parola popolo dovrà rimandare alla parola cittadino, che contiene in sé il riconoscimento dei diritti fondamentali di chi abita un determinato territorio, che si definisce Stato. Chi abita in uno Stato non è un apolide, ma è un cittadino e,  in quanto tale,  gode di tutti i diritti fondamentali che connotano la persona e la sua dignità”.

Biagio Maimone crede nella democrazia  perché figlio del popolo e, per tale motivazione, è garante di quella coerenza necessaria per governare, in modo democratico, lo Stato italiano.

Biagio Maimone afferma, infine:

“Facciamo in modo che ciò che sembra utopia divenga realtà!”.

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