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Melo Freni: uno scrittore, una vita

“Melo Freni: uno scrittore, una vita”.

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E’ stato questo il titolo della seguitissima manifestazione culturale, che si è tenuta nei giorni scorsi a Barcellona Pozzo di Gotto nell’auditorium del Parco Magg. La Rosa per onorare un illustre concittadino.

Melo Freni, appunto, al quale il sindaco Pinuccio Calabrò, nel corso dell’incontro, ha consegnato una targa ricordo per l’impegno profuso nella sua attività culturale, senza mai dimenticare le sue radici.

L’evento è stato introdotto da Felice Mancuso, presidente dell’Associazione “Nino Pino Balotta”e dal saluto del sindaco Calabrò.

Sono quindi intervenuti: l’artista Pippo Messina (ideatore e direttore de Oikos Museion), Andrea Italiano (critico d’arte), Salvatore Scilipoti (presidente “Pro Loco Manganaro”), Katia Trifilò (esponente Associazione “Blog del Mela”), prof. Antonio Catalfamo, Milena Romeo (giornalista) e quasi tutti hanno ricordato tra l’altro che il grande autore attraverso le pagine dei suoi scritti mette in evidenza gli odori e i colori reali la sua isola invitando a guardarla e viverla con amore.

Durante l’incontro è stato proiettato il doc-film “Melo Freni, divulgazioni” di Andrea Italiano, con gli intermezzi musicali “Serenade” (Schubert), “Ave Maria” (Bach-Gounod), “Aria” (Bach), e “Notturno” (Burgmüller) eseguiti tra gli applausi dalla raffinata e bravissima violoncellista Hanna Chasnouskaya.

Freni (nato a Barcellona e cresciuto a Castroreale, laureatosi in giurisprudenza a Palermo),

non è solo giornalista (ricordiamo che è stato anche redattore culturale prima e, poi, redattore capo del Tg1,),ma anche importantissimo poeta, scrittore e regista teatrale e che sulla sua opera, come è risaputo, sono state svolte numerose tesi di laurea. Diversi i riconoscimenti ricevuti.

Fra l’altro vogliamo ricordare che nel 2016 è stato insignito del premio “Europa e Cultura, verso un nuovo Umanesimo”, presso il Centro di Documentazione Europea “Altiero Spinelli” dell’Università La Sapienza di Roma, per il suo impegno intellettuale e per i contatti avuti con la cultura europea.

 

Ricordiamo i titoli delle sue opere.

“Il senso delle cose” (1965); “La famiglia Ceravolo”, romanzo, (Rusconi, 1980); “Marta d’Elicona” (Editori Riuniti, 1987); “Verso la vacanza. La morte di Sciascia” (Pungitopo, 1990); “Le calde stagioni” (Pellicanolibri, 1991); “Il giardino di Hamdis” (Palermo, Sellerio Editore, 1992); “Un amore a Spoleto” (Pellicanolibri, 1993); “La valle della luna” (La Spiga, 1994); “La favola del paese cambiato” (SEI, 1995);”Dopo l’allegria (Poesie 1983-2000); “Passigli” (2000); “Marta d’Elicona – Il divano” (Palermo, Sellerio Editore, 2000); “Al limite della ragione – Dalla Sicilia senza ironie (RAI-ERI, 2003);”Le mie Eolie” (Siciliano, 2004); “Severino e il cardinale” (Sciascia Editore, 2006); “Le stanze dell’attesa” (Viennepierre, 2007); “Caro Luigi – Lettere dalla Sicilia” (con Luigi Lombardi Satriani –  Pellegrini Editore, 2009); “Sulle tracce del giorno – Un giallo in Sicilia” (Agra, 2009); Leggere “Il Gattopardo” (Dario Flaccovio Editore, 2009).

 

Filmografia: “La famiglia Ceravolo”, film TV, 1985, con Turi Ferro, Fioretta Mari, Walter Maestosi, Ida Carrara, Maria Cosentino, Mimmo Mignemi, M. Blanda Freni e Dario Di Vincenzo. Il film ha partecipato al festival di Mosca, Vancouver, Giardini Naxos, e continua ad essere richiesto da numerosi istituti italiani di cultura all’estero per proiezioni e dibattiti.

In chiusura (allontanandoci un poco dall’incontro) vogliamo ricordare che Melo Freni ha trascorso la sua estate tra Barcellona, Castroreale e la sua villetta sul lungomare di Castroreale Terme per poi tornare a Roma.

In una delle ultime giornate di agosto ha trovate anche il tempo di visitare  l’Oikos Museion – La Casa delle Arti di Pippo MessinaFreni ha anche ammirato all’esterno dell’abitazione, e dedicato una poesia, la scultura “Demetra fonte di vita”, dea della natura, dei raccolti e delle messi, scultura che emette acqua dai seni e che raccoglie proprio nel suo stesso mantello.

 

Nelle foto. 1) Melo Freni. 2) Locandina. 3) La copertina di “Leggere il Gattopardo” di Melo Freni. 4) Melo Freni e Giuseppe Messina presso l’Oikos Museion.

Nino Bellinvia

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