Infortuni a Lavello, Barbarossa (Ugl):”Morto l’operaio di 36 anni”.
“Solo martedì sorso avevamo denunciato il verificarsi di due gravi incidenti sul lavoro alla Eugea Mediterranea, un’azienda di conserve alimentari di Gaudiano di Lavello (PZ). Purtroppo oggi piangiamo, l’operaio di 36 anni ch’è stato investito da un forte getto di vapore, subito soccorso e trasferito al ‘Cardarelli’ di Napoli rimasto gravemente ustionato è morto oggi in quell’ospedale”.
Lo dichiara Adelmo Barbarossa, Reggente Regionale dell’Ugl Basilicata per il quale, “ci troviamo nuovamente a piangere un caduto sul compimento del suo dovere che, uscito di casa per portare il pane alla sua famiglia, non vi tornerà mai più perché coinvolto nella ennesima tragedia possibilmente evitabile. Siamo all’ottavo decesso in 9 mesi, se contiamo il triste destino di circa un decesso al mese rappresenta un bilancio pesantissimo che non può essere di certo più ignorato in una Regione piccola come è la Basilicata. Questa ridondante indifferenza nei confronti di una così grave criticità che, nel 2022, continua a registrare dati impietosi deve finire, se vogliamo davvero essere un paese civile! Siamo in piena campagna elettorale, in Basilicata come nel resto d’Italia, ma il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro sembra essere lontano, così come distante appare essere l’esigenza di avere rapidamente uomini, strutture e mezzi in numero maggiore per contrastare il mancato rispetto della legge e per potenziare le attività di sensibilizzazione. Il giovane di 36 anni, lascia moglie e figli. Oltre ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia dell’operaio scomparso in questa tragica circostanza, facendo gli auguri di pronta guarigione alla collega che nello stesso giorno, nello stesso stabilimento è stata investita da un muletto riportando un trauma alla caviglia, come Ugl Basilicata ribadiamo la necessità di ricordare quanto sia importante applicare la normativa relativa alla sicurezza. Serve prevenzione, servono controlli più serrati, serve un’attenzione costante su un tema così complesso ma fondamentale. Il lavoro è un diritto ma ricordiamo che anche la vita lo è e va salvaguardata. Auspichiamo – conclude Barbarossa – che le autorità competenti in materia possano presto far luce sull’accaduto. Abbiamo piena fiducia nell’operato di tutte le forze interessate, anche se obiettivamente preferiamo non arrivare più a chiedere interventi del genere. Bisogna impiegare le risorse per prevenire e non per contare i morti!”.