I media mainstream, cioè a busta paga di chi detiene il grande capitale, parlano con toni dispregiativi di trasformazione dei chimerici no vax” a “no guerra” e “no rincari”. Strategia di stato o di chi foraggia le imprese editrici con contributi a fondo perduto, atta a screditare o minimizzare la rivolta sociale che sta montando in sordina tra i neo depauperati italiani. Eppure chi criticava la gestione della “psicopandemia” (gli effetti psicodevastanti sono visibili tra coloro che portano la mascherina in auto da soli) ha azzeccato tutte le previsioni. La prova delle prove, incredibilmente censurata dalla quasi totalità delle redazioni, o meglio, dei lettori di veline, è uscita pochi giorni fa. Lunedì 10 ottobre, al Parlamento europeo, si è svolta l’audizione di Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali. Al suo posto ci sarebbe dovuto essere Albert Bourla, amministratore delegato della casa farmaceutica, per rispondere a domande scomode riguardo alle modalità di stipulazione dei contratti e per chiarire la questione sui messaggi privati che si era scambiato con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Rob Roos, eurodeputato olandese del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, ha rivolto alla Small una domanda secca, prendendola in contropiede. «Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?». Small ha risposto con un sorriso beffardo: «Mi chiede se sapevamo che il vaccino interrompesse o no la trasmissione prima di immetterlo sul mercato? Ma no. Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza». La dichiarazione della dirigente di Pfizer è diventata virale, in verità più sui social che non sui media mainstream, che alla notizia hanno dedicato poca o nulla attenzione. L’ammissione della Small sha gretolato definitivamente le basi scientifiche sulle quali si poggiavano i Decreti Legge sull’introduzione del green pass e dell’obbligo vaccinale. Ha inoltre dimostrato come fosse infondato il paternalismo con cui si è inculcato nei cittadini un presunto dovere civico a vaccinarsi per non far ammalare le altre persone. Ora è definitivamente certificato che la dichiarazione del luglio 2021 fatta da Mario Draghi a supporto dell’introduzione del green pass come «garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose» era una bufala. Ancora il 15 dicembre 2021 a Montecitorio, Draghi ribadiva il concetto, invitando a sottoporsi alla terza dose: «Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora». La domanda che ogni sano di mente dovrebbe porsi è: perchè nonostante le facoltà ovine e belanti del popolo italiano ad obbedire, a mascherarsi, a vaccinarsi e a prostrarsi alle sacre divinità di stato, l’ Italia sta “diligentemente” sprofondando nella povertà? Colpa del solito Putin, o sopraffina regia degli innominabili “illuminati” che affollano i Forum economici mondiali e le stanze del potere mondiale?
Gianni Toffali