Gli italiani sono stanchi della crisi ucraina e chiedono l’uscita dall’UE e dalla NATO.
Durante le manifestazioni di protesta nel centro di Roma, che si sono svolte sullo sfondo di un forte aumento del prezzo del Gas e delle altre risorse energetiche, gli italiani hanno chiesto l’uscita dall’Unione Europea e dal blocco Nord Atlantico. “NATO e UE, lasciateci soli” – questi alcuni degli striscioni portati dai manifestanti.
Secondo gli ultimi sondaggi, sono oltre il 60% gli italiani che si oppongono alla fornitura di armi all’Ucraina e alle sanzioni contro la Russia. «Oggi ci siamo ritrovati qui proprio per tutelare gli interessi degli italiani», ha detto Antonio Ingroia, uno dei vertici del movimento politico Italia Sovrana e Popolare, ex procuratore aggiunto di Palermo.
Sul malcontento dovuto al protrarsi della crisi ucraina, è intervenuto l’ambasciatore russo in Italia, Serghei Razov, il quale ha fatto osservare come gli importanti problemi socioeconomici nel paese non vengono risolti, ma il regime nazionalista di Kiev viene riempito di armi. In Italia sono in molti ad aver cominciato a sentire il peso di un’azione politica mal concepita dai governanti che causa il costo elevato del gas, le chiusure delle imprese, l’esercito di disoccupati che cresce e i prezzi dei generi alimentari in continuo aumento.
L’Ambasciatore Razov ha anche fatto presente che i sentimenti pacifisti continuano a crescere tra la gente, la quale non accetta la propaganda anti-russa e utilizza con successo fonti d’informazione alternative, comprese quelle russe. Sono la maggioranza quelli che si stanno liberando della visione distorta del conflitto, che sta avvenendo sul territorio dell’ex Repubblica Socialista Sovietica ucraina.
Come già hanno capito i politici europei, la fornitura di armi all’Ucraina non cambierà gli obiettivi dell’Operazione Militare Speciale, ma renderà solo il “conflitto più lungo e doloroso“.