Incontro Governo-Sindacati. Paolo Capone, Leader UGL: “Necessario puntare sul reddito di responsabilità per rilanciare l’occupazione”
“Gli effetti della pandemia, la successiva guerra fra Russia ed Ucraina e l’aumento dei prezzi dell’energia incidono in maniera sensibile sui redditi delle famiglie e sulla competitività delle imprese. In tal senso è fondamentale rinnovare il confronto fra Governo e parti sociali perseguendo un metodo di lavoro che, negli anni, ha portato a frutti importanti, al fine di affrontare adeguatamente le sfide attuali”. Lo ha dichiarato Paolo Capone Segretario Generale dell’UGL, presente insieme al Vice Segretario Generale, Luigi Ulgiati, all’incontro con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone. “Innanzitutto, va ribadito che la sostenibilità è tale se coniuga ambiente, lavoro, benessere, nell’interesse del territorio e delle persone. Si tratta – secondo Capone – di calare la sostenibilità sui distretti e sui poli industriali, accompagnando in questo percorso le imprese e i loro dipendenti, quasi come fossero un corpo unico. Occorre, altresì, favorire la riqualificazione del personale, attraverso l’accesso al ‘Fondo nuove competenze’ che dovrebbe essere reso stabile nelle risorse e nei tempi e semplice nelle modalità di accesso, eliminando ogni appesantimento burocratico. Come UGL, riteniamo prioritario, inoltre, contrastare la piaga degli infortuni sul lavoro attraverso l’istituzione di una Procura nazionale per il perseguimento dei reati connessi al mancato rispetto della normativa. Contemporaneamente, serve potenziare la dotazione di personale ispettivo e rendere immediatamente accessibili tutte le banche dati. È cruciale, peraltro, intervenire a sostegno dei salari attraverso un taglio del cuneo fiscale sul lavoro introducendo, al contempo, una forte detassazione volta a premiare i rinnovi contrattuali collettivi nazionali. Per rilanciare l’occupazione, è opportuna una corretta revisione del reddito di cittadinanza, soprattutto nella parte che, finora, è rimasta praticamente inattuata, quella delle politiche attive e della ricerca di nuova occupazione, così da arrivare a quello che potrebbe essere definito il reddito di responsabilità. Strettamente connesso al reddito di cittadinanza è il ‘Fondo povertà’, le cui risorse potrebbero essere immediatamente disponibili per venire incontro alle esigenze delle famiglie più fragili economicamente e socialmente. Per quanto riguarda la riforma delle pensioni – rileva il sindacalista – urge prorogare, in vista di una successiva stabilizzazione, l’Ape sociale, Opzione donna e Quota 102. In prospettiva, a tali strumenti dovrebbero aggiungersi anche Quota 41, riferita alla sola anzianità contributiva, e l’introduzione di meccanismi di garanzia sulle pensioni future per i giovani, le donne e, più in generale, per coloro che hanno avuto carriere lavorative discontinue. Per rinnovare l’attuale modello di relazioni industriali – conclude Capone – è essenziale attuare l’art .46 della Costituzione che sancisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle imprese”.