LETTERA A MARCO TRAVAGLIO
Condivido in toto , Caro Marco Travaglio, le tue considerazioni di questi ultimi giorni. L’attuale governo mi ha spinto, se vuoi anche con piacevole tristezza, a rispolverare dal mio archivio personale quanto scriveva Indro Montanelli su “la Voce”. Il primo numero di questo quotidiano tanto sofferto, come tu ben sai, uscito il 18 maggio 1994 titolava: “Berlusconi, il giorno più lungo” mentre Gianfranco Miglio diceva : “Bossi è un arabo mentitore ma non vedo alternative. Se devo bere l’olio di ricino preferisco farlo subito. La medio borghesia è ritornata alla filosofia della bottega, può voltare le spalle alla democrazia e seguire la nuova esperienza politica che si presenta con tutti i connotati del governo autoritario (Gabriele De Rosa del PPI articolo di Federico Orlando).
L’ultimo numero invece dello stesso quotidiano (anno 2 n. 83 uscito il 12 aprile 1995), titolava: “Il giorno degli sciacalli” e Montanelli, informando che da detta data il quotidiano avrebbe sospeso le pubblicazioni, invitava i suoi redattori a reagire con le seguenti parole: difendetevi, difendetevi, difendetevi !.
Quanto precede sta a significare che si sta ripetendo lo stesso film con quasi tutti gli attori precedenti se è ben vero, come in effetti è, che Berlusconi c’è ancora e che agisce attraverso il metro mercantile del do ut des. Unica differenza: Giorgia Meloni, al netto del suo attuale vecchio ed incapace entourage politico, pesca qua e là e, con il suo piglio politico, se fosse al posto di Letta, sarebbe capace di trasformare le sinistre in un unico partito da maggioranza assoluta. Gli ammiccamenti infatti sono molto evidenti, anche in Europa.
La Meloni oggi rappresenta, a mio avviso, un governo tutto suo, se vuoi anche di facciata ma accettabile, e ciò sulla base del suo nuovo adattato modo di pensare sia in Italia che in Europa, rispetto ad una ciurma che (fatte salve le poche eccezioni), ora dopo ora (non dico giorno dopo giorno) la sta “disturbando”, e da cui pertanto non dobbiamo difenderci soltanto noi secondo l’invito di Indro Montanelli, ma lo deve fare anche lei stessa dalla sua …maggioranza.
Arnaldo De Porti, giornalista
Feltre-Belluno.