Italia è cultura. Le sfide degli anni ’20
VII Conferenza nazionale di AICI
per riflettere sul ruolo della cultura nel nuovo decennio Napoli | Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III | 9-11 novembre
Le sessioni plenarie del 10 e dell’11 mattina saranno trasmesse anche in streaming sulla pagina FB di Aici
Si terrà a Napoli dal 9 all’11 novembre, nella prestigiosa sede della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, la VII Conferenza nazionale Italia è cultura Le sfide degli anni ’20, organizzata dall’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (AICI), insieme alla Direzione Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore, e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Con la partecipazione di esponenti istituzionali e il contributo dei rappresentanti dei 148 soci di AICI, tra le più importanti istituzioni, fondazioni e accademie del Paese, l’incontro vuole affrontare i temi cruciali legati alla cultura, riaffermando la necessità di considerare la cultura come strumento di dialogo, di coesione e di sviluppo in un momento storico attraversato da gravi crisi globali.
Le fondazioni, le accademie e gli istituti culturali di fronte alle sfide del nostro tempo è il tema della prima tavola rotonda intorno alla quale ruoteranno i lavori della Conferenza, suddivisi in due sessioni plenarie e 4 workshop di approfondimento. Si parlerà dei rapporti tra la cultura e il territorio, le reti civiche, l’ambiente, di diffusione della cultura e coesione sociale, di incidenza della cultura nell’occupazione giovanile. Non mancherà il confronto, nel secondo anno della sua attuazione, sul PNRR e la digitalizzazione del patrimonio di archivi, biblioteche e musei e il PNRR e la riserva del 40 per cento per il Mezzogiorno e per le Isole.
Anche la scelta di Napoli come sede della Conferenza rispecchia non solo ragioni di equilibrio territoriale ma l’importanza che AICI annette al rafforzamento e all’allargamento delle reti culturali nel Sud del Paese – nonché al loro inserimento nei circuiti europei e internazionali – come veicolo di crescita civile e come fattore di coesione sociale in aree già fortemente colpite dalla pandemia.
«Nel titolo L’Italia è cultura Le sfide degli anni ’20 – afferma Valdo Spini, presidente di AICI – è riassunto il carattere di questa VII Conferenza nazionale dell’AICI. L’Associazione nei suoi trent’anni di vita è cresciuta, si è affermata come interlocutrice non solo del Ministero della Cultura, ma anche del CNR e di altre amministrazioni statali e regionali. Oggi AICI si trova di fronte a nuove sfide. La difesa dei diritti, i problemi della pace e della guerra dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina, con le sue conseguenze economiche e sociali in un mondo globalizzato, la necessità di affermare la cultura come elemento di dialogo e di comprensione e insieme di difesa intransigente dei principi di libertà e di democrazia, anche rispetto alle situazioni in cui sono minacciate in particolare le donne.
L’Italia – conclude Spini – con la sua cultura del passato, del presente, ma anche dell’avvenire ha un grosso ruolo da giocare in questo campo e un’Associazione come AICI, che rappresenta un importante pezzo di società civile, può e deve dare un rilevante contributo.»
Nel corso della Conferenza, inoltre, verrà ricordato il trentennale della costituzione di AICI, che ricorre quest’anno, con una pubblicazione redatta da Andrea Mulas (Fondazione Basso), che ripercorrerà la storia dell’Associazione, attraverso un’ampia documentazione tratta dagli archivi.
Mercoledì 9 novembre (Fondazione Banco di Napoli)
La prima giornata sarà dedicata all’annuale assemblea dei soci AICI (ore 15), cui farà seguito la presentazione dell’Archivio storico della Fondazione Banco di Napoli – partner organizzativo e finanziario della Conferenza – con interventi del presidente Francesco Caia e del consigliere generale Orazio Abbamonte della Fondazione Banco di Napoli, di Alfonso Andria, presidente del Centro universitario europeo per i beni culturali, del professor Marcello D’Aponte, Università di Napoli “Federico II”, e di Valdo Spini, presidente di AICI. Durante la presentazione si farà riferimento alla partecipazione dell’Archivio storico della Fondazione al programma UNESCO Memoria del mondo vòlto a censire e tutelare il patrimonio documentale mondiale.
Giovedì 10 novembre (Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III)
La VII Conferenza prende formalmente avvio presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, con i saluti istituzionali (ore 9.30) del Ministro della Cultura, del quale è prevista la partecipazione, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del presidente della Fondazione Banco di Napoli Francesco Caia, della direttrice della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III Maria Iannotti e del direttore generale educazione ricerca e istituti culturali del MiC Mario Turetta.
Ai saluti seguono la relazione introduttiva di Valdo Spini (ore 10) e la Tavola rotonda Le fondazioni, le accademie e gli istituti culturali italiane di fronte alle sfide del nostro tempo (ore 10.30), moderata da Ottavio Ragone (La Repubblica) e con interventi di Nicola Antonetti (Istituto Luigi Sturzo); Paolo Baratta (Accademia Filarmonica romana); Marta Herling (Istituto italiano di studi storici); Franco Ippolito (Fondazione Elio e Leslie Basso); Alberto Melloni (Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII); Inna Meteleva, (UN Foundation for Sustainable Development Goals); Giuseppe Parlato (Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice); Silvio Pons (Fondazione Gramsci, Roma); Mario Turetta (Direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali) e lo storico Lucio Villari (con un contribuito dal titolo Cultura nazionale e Mezzogiorno d’Italia).
La giornata prosegue nel pomeriggio, dalle ore 15, con quattro workshop tematici:
1) PNRR e digitalizzazione del patrimonio: archivi, biblioteche e musei con interventi di Giovanni Bergamin (Associazione italiana biblioteche); Simonetta Buttò (Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche); Francesca Cadeddu (Fondazione Scienze religiose Giovanni XXIII); Teresa Carnevale (Fondazione Morra); Caterina Fiorani (Fondazione Camillo Caetani); Stefano Karadjov (Fondazione Brescia Musei); Micaela Procaccia (Associazione nazionale archivistica italiana); Fabrizio Tatarella (Fondazione Giuseppe Tatarella); Stefano Vitali (Istituto nazionale Ferruccio Parri).
2) Reti culturali, reti civiche e territorio con interventi dei rappresentanti delle associazioni culturali operanti sul territorio partenopeo: Aldo Accardo (Fondazione Giuseppe Siotto); Pasquale Calemme (Fondazione di Comunità San Gennaro); Gabriele Capone (Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali); Luciano Cirica (Ospedale Evangelico Villa Betania); Edgar Colonnese (Edizioni San Gennaro); Ferruccio Diozzi (Amici di Città della Scienza); Rachele Furfaro (FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli); Maria Iannotti (Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III); Paola Parlato (Associazione Leggere per…); Giuseppe Perna (Biblioteca Annalisa Durante); Pietro Sabatino (Noi@Europe); Lucia Valenzi (Fondazione Valenzi).
3) Cultura, territorio e ambiente con interventi di Alfonso Andria (Centro universitario europeo per i beni culturali); Vito Cappiello (Università di Napoli Federico II); Paolo Nanni (Accademia dei Georgofili); Lidia Palumbo (Società filosofica italiana); Giovanni Sciola (Fondazione Luigi Micheletti), Luigi Vicinanza (Fondazione MAV Ercolano).
4) Cultura e occupazione giovanile con interventi di Alessandro Bollo (Fabbrica del Vapore); Innocenzo Cipolletta (Confindustria Cultura Italia); Marcello D’Aponte (Università di Napoli “Federico II”); Luigi Giove (Segreteria nazionale CGIL); Natascia Nuzzo (ricercatrice); Fabrizio Paglino (Direzione generale educazione, ricerca e istituti); Massimiliano Tarantino (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli); Virginia Todeschini (Fondazione Gramsci Emilia Romagna); Alessandro Vittorini (Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali).
Venerdì 11 novembre
I lavori dell’ultima giornata, che si concluderà alle 13.30 con la relazione finale di Valdo Spini, si articolano in due tavole rotonde:
Diffusione della cultura e coesione sociale (ore 10), moderata da Enzo D’Errico (Corriere del Mezzogiorno) e con interventi di Paola Passarelli (Direzione generale biblioteche e diritto d’autore del MiC); Mirella Barracco (Fondazione Napolinovantanove); Renata De Lorenzo (Società napoletana di storia patria); Rosa Maiello (Associazione italiana biblioteche); Andrea Mazzucchi (Università di Napoli “Federico II”); Andrea Morniroli (cooperativa Dedalus-ForumDD); Vittorio Emanuele Parsi (Università cattolica del Sacro Cuore di Milano); Sergio Scamuzzi (Università di Torino).
Il PNRR nel secondo anno di attività: la riserva del 40 per cento per il Mezzogiorno e per le Isole moderata da Fernando Santonastaso (Il Mattino) e con interventi di Laura Moro (Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library); Giampaolo D’Andrea (Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia); Adriano Giannola (SVIMEZ); Flavia Nardelli Piccoli (già parlamentare Commissione Cultura della Camera dei deputati).
Italia è cultura riprende il filo delle Conferenze nazionali, organizzate nell’arco di tre giorni, dopo la sospensione nei due anni passati a causa delle restrizioni poste dalla pandemia, durante i quali è stata sostituita da due convegni nazionali più ristretti: a Milano nell’ottobre 2020 con Riparti Italia, riparti cultura, e nel novembre 2021, con il patrocinio del Comune e nell’ambito delle iniziative per Parma capitale della cultura, con Le Regioni, gli istituti di cultura e le politiche culturali del territorio nel quadro del PNRR.