ILEANA MONTINI
LIDIA MENAPACE
Donna del cambiamento
Lettere 1968-1991
Prefazione di Corradino Mineo
Questa è la storia di un’amicizia. Tra Lidia Brisca Menapace (1924-2020), partigiana, pacifista, cattolica, femminista, donna dal radicato impegno politico, e Ileana Montini (1940), intellettuale e giornalista, come l’amica un’esistenza vissuta all’insegna dell’impegno politico e sociale.
La corrispondenza occupa un lungo arco di tempo segnato da eventi nazionali e internazionali di grande rilevanza storica. Ma anche dalla varietà di percorsi del femminismo e dalle trasformazioni all’interno della sinistra, intrecciando frammenti di vita, emozioni, sentimenti e profonde riflessioni politiche.
ILEANA MONTINI, è stata insegnante, pedagogista e psicoterapeuta. Come giornalista ha scritto sui quotidiani «L’Avvenire d’Italia» diretto da Raniero La Valle e “il manifesto”, e su vari periodici come Testimonianze, Com-NuoviTempi, Reti, Lapis, Noidonne, Ècole. È stata una dirigente del Movimento Femminile del partito democristiano, prima di lasciarlo per aderire al Pdup-manifesto.
LIDIA MENAPACE, nata a Novara nel 1924, dopo l’8 settembre 1943 aveva aderito alla lotta partigiana come staffetta. Trascorsa l’esperienza nella FUCI (Federazione Universitari Cattolici Italiani) aderisce alla Democrazia Cristiana. Nel 1968 esce dalla DC dando le dimissioni dal Consiglio Nazionale e dal Comitato Centrale del Movimento Femminile. Nel 1969 partecipa alla creazione del quotidiano “il manifesto”. Nel 1991 si iscrive a Rifondazione Comunista diventandone senatrice nel 2006. È stata molto attiva anche come saggista nel movimento femminista e nel movimento per la pace. È morta a Bolzano nel dicembre del 2020 a causa del Covid-19.