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Apprendiamo con soddisfazione la tanto attesa notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro, ad opera dei Carabinieri del Ros – Raggruppamento Operativo Speciale Legione Sicilia.

La verità sulle stragi non è stata ancora del tutto svelata; ci auguriamo che dopo la cattura di ieri gli inquirenti possano chiarire ogni aspetto ancora insondato, mediante ulteriori indagini.

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Il nostro fervido ringraziamento va alla Magistratura ed alle Forze dell’Ordine che in questi ultimi anni hanno incessantemente lavorato, con ogni forza e mezzo disponibile, per assicurare alla giustizia il boss pluricondannato; a quanti in questi anni non si sono mai arresi, nonostante le incredibili fughe del ricercato, che hanno mandato in fumo migliaia di tentativi di arresto; a quanti ne hanno consentito, finalmente, la cattura.

Il nostro pensiero va alle Vittime innocenti di Mafia morte per mano e volontà di Messina Denaro: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro ( Autostrada Punta Raisi / Palermo Capaci (PA) ,  23 maggio 1992); Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi , Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina (Via D’Amelio – Palermo, 19 luglio 1992); Fabrizio Nencioni, Angela Fiume, Nadia Nencioni, Caterina Nencioni e Dario Capolicchio (Via dei Georgofili – Firenze, 27 maggio 1993); Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno, Alessandro Ferrari e Moussafir Driss (Via Palestro – Milano, 27 luglio 1993); Giuseppe Di Matteo (S. Giuseppe Jato, 11 gennaio 1996).

Far attecchire sempre più profondamente e diffusamente i semi della legalità, oggi significa, come il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ribadisce ormai da tanto tempo, promuovere, con azioni capillari, incisive e didatticamente innovative, i valori della cittadinanza attiva e il senso di appartenenza alla propria collettività. Attraverso la scuola è possibile educare al pensiero libero, alla consapevolezza dei propri mezzi, all’onesta intellettuale e morale. L’Educazione civica non è una materia marginale, ma dovrebbe costituire il perno di una società civile, soprattutto nei territori funestati dalla criminalità. Se tutti i cittadini, specialmente i più giovani, riuscissero ad apprezzare l’indipendenza di pensiero e l’assunzione di responsabilità che prelude all’esercizio dei propri diritti e doveri, giornate significative come questa avrebbero modo di reiterarsi. La fiducia nei giovani e nelle nostre istituzioni non deve mancare, ricordando e onorando le figure di quanti sono caduti per mano delle Mafie.

“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.” (Paolo Borsellino)

prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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