Puglia , Ugl Salute incontra la Regione: “Passi in avanti su criticità SSR”
Una delegazione della UGL Salute Puglia, composta da Alessandro Galizia ed Errica Telmo, ha incontrato il dottor Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento Salute, per confrontarsi sullo stato di attuazione del Protocollo d’Intesa sottoscritto a fine ottobre.
“Per quanto riguarda i benefit si registrano ritardi e disomogeneità di attuazione per riferita mancanza di dati e possibili incongruità che la Regione dovrà verificare di concerto con i Direttori Generali delle rispettive aziende sanitarie pugliesi, si è stabilito il termine perentorio di fine marzo” – dichiarano Galizia e Telmo con Giuseppe Mesto, Segretario Regionale della UGL Salute.
L’accordo sottoscritto dall’organizzazione sindacale prevedeva il riconoscimento dalla premialità Covid, il pagamento delle prestazioni aggiuntive e progetti obiettivo del personale impegnato nella campagna vaccinale, la stabilizzazione del personale sanitario assunto durante l’emergenza pandemica, l’internalizzazione degli operatori del 118 rete emergenza/urgenza, l’apertura di un tavolo per l’applicazione del CCNL AIOP/ARIS a strutture riabilitative accreditate e al personale della riabilitazione psichiatrica, una generale omogeneità di comportamento tra le diverse aziende e società partecipate.
“Possiamo definirci soddisfatti per ciò che ci lasciamo alle spalle, apprezziamo l’ impegno profuso per rispettare i termini dell’accordo, ma non possiamo tralasciare quello che ancora deve essere realizzato nell’interesse dei nostri iscritti”.
I delegati regionali della UGL Salute hanno avuto modo di affrontare anche alcune problematiche delle rispettive province, in particolare alcune vertenze che affliggono il territorio.
“È stata ribadita la possibilità di poter procedere con le stabilizzazioni per gli attuali fabbisogni, quiescenze e assenze prolungate devono essere sostituite, questa inerzia è incomprensibile. L’aumento del fabbisogno va giustificato e valutato. Il percorso tracciato dai nostri delegati è irreprensibile” – concludono i sindacalisti.