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ERASMUS+ Programma di Educazione degli Adulti

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Seminario Prof. Oliverio | giovedì 2 marzo dalle 17 alle 19 | Istituto Comprensivo 06 Chievo-Bassona, Verona

“Rilassarsi e intrattenere rapporti: musica danza”

 

AIUTARE CHI AIUTA

STRUMENTI PER I CAREGIVERS PROFESSIONALI E FAMILIARI

 

Una lectio magistralis del Prof. Alberto Oliverio, uno dei massimi esperti di sindromi degenerative del sistema nervoso, per aiutare chi aiuta i nostri anziani a mantenere una vita attiva e soddisfacente.

Anche attraverso la musica, la danza e il movimento, attività per le quali è sempre l’età giusta.

 

Verona, 20 febbraio 2023 – Con una popolazione sempre più anziana e che vive sempre più a lungo, tutti siamo, o saremo nel breve periodo, dei “caregivers”: ci dovremo prendere cura, o dovremo affidare ad altri questo delicato compito, dei nostri anziani.

 

Aiutare chi aiuta gli anziani, in particolare le persone affette da malattie degenerative del cervello, è proprio l’obiettivo dell’incontro “Rilassarsi e intrattenere rapporti: musica danza” che si svolgerà giovedì 2 marzo dalle 17 alle 19 presso l’Istituto Comprensivo 06 Chievo-Bassona, Via Puglie 7, Verona.

 

Si tratta di una vera e propria sessione di formazione condotta dal Professor Alberto Oliverio, neuro-scienziato fra i maggiori studiosi internazionali di psicobiologia e neuroscienze e con una rara capacità divulgativa che rende ancora più efficaci i suoi insegnamenti. L’intento è fornire ai caregivers, professionali o familiari che siano, adeguati strumenti che consentano loro di occuparsi delle persone con malattie degenerative in modo efficace, migliorando sia la propria qualità di vita e/o lavoro sia quella degli assistiti. Oliverio spiegherà come la danza, la musica e il movimento siano attività in grado di stimolare, ad ogni età, determinate aree del cervello e rafforzare l’identità sociale e relazionale delle persone.

 

L’incontro – organizzato nell’ambito del progetto europeo Re-mind dal Polo Europeo della Conoscenza, rete di formazione permanente con sede a Verona e che opera a livello nazionale ed internazionale – è aperto a tutti e gratuito, previa registrazione qui.

 

LA PRECOCE INSORGENZA DI MALATTIE DEGENERATIVE IN UNA POPOLAZIONE SEMPRE PIU’ ANZIANA

Secondo il rapporto annuale ISTAT 2022 l’Italia continua ad invecchiare a causa della bassa fecondità e di una longevità sempre più marcata; gli anziani dai 65 anni di età in poi sono oltre 14 milioni – 3 milioni in più rispetto a venti anni fa – e pari al 23,8% della popolazione totale.

Si stima che tra 20 anni, nel 2042, gli anziani saranno quasi 19 milioni, il 34% della popolazione.

 

I dati dicono anche che oggi in Italia ci sono, nella fascia anziana della popolazione, 1,2 milioni di persone affette da una qualche forma di demenza. Tra meno di 20 anni le persone che andranno incontro a forme di patologia invalidanti del sistema nervoso saranno oltre 2 milioni e mezzo.

 

Una grande sfida per il paese – spiega il Prof. Oliveriosia per quanto riguarda il benessere della popolazione, sia per quanto riguarda l’aspetto delle spese sanitarie. Considerando anche che si tratta spesso di “giovani-anziani”, persone tra i 65 e i 70 anni – quindi potenzialmente ancora attive e proattive – che invece si trovano a vivere problemi nella loro quotidianità e che necessitano di assistenza a lungo termine: le sindromi degenerative del cervello colpiscono, infatti, la sfera del linguaggio, dell’emotività, della motricità, dell’orientamento, della memoria, determinando un cambiamento significativo della vita di chi ne soffre e anche in quella di chi cerca di essere d’aiuto e sostegno. “Applicando invece forme di supporto delle persone quando il loro cervello è ancora plastico e ricettivo – prosegue Oliverio – si potrebbe posporre l’insorgenza di queste sindromi degenerative progressive, tra cui la demenza e l’alzheimer, consentendo una vita più serena e soddisfacente alle persone anziane e a chi si occupa di loro”.

 

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