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Chi occupa non ha colore politico, IdD denuncia ad Ostia incoerenza sulle occupazioni abusive
Il movimento presieduto dal noto giornalista romano Antonello De Pierro mette in risalto come il problema dell’occupazione abusiva ad Ostia non riguardi solo l’ex colonia Vittorio Emanuele III° ma ci sono altri siti come l’area 121 che presentano un problema analogo e invita le amministrazioni e lo stato ad affrontare seriamente il problema aloggi
Roma 02 marzo 2023: Ostia continua a far parlare di se purtroppo ancora una volta in senso negativo. E’ di pochi giorni fa un servizio andato in onda in una nota trasmissione di approfondimento giornalistico che trattava dell’occupazione del ex colonia Vittorio Emanuele III° sul lungomare di Ostia. Il responsabile per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti Carlo Spinelli, su segnalazione della sempre vigile Paola Torbidoni responsabile IdD per il X° Municipio, fa notare come quella dell’ex colonia non sia l’unica situazione di occupazione abusiva ad Ostia:” Come mi ha segnalato l’ottima Paola Torbidoni – esordisce Carlo Spinelli che ricopre anche il ruolo di segretario provinciale romano IdD – che è sempre molto attenta nello scovare e denunciare le problematiche del territorio, esiste almeno un’altra situazione di occupazione abusiva ad Ostia e si tratta dell’area 121 in via delle Baleniere 263, una struttura appartenente al Ministero della Difesa gestita dall’aeronautica militare che risultava abbandonata dal primo decennio di questo secolo e che Casapound ha trasformato in uno spazio per famiglie in difficoltà. In realtà è una vera e propria occupazione non autorizzata di famiglie che si sono impossessate arbitrariamente delle strutture all’interno dell’area che erano abbandonate e fatiscenti cosa che comunque non giustifica l’irruzione e l’occupazione degli stabili. A onor del vero – prosegue Spinelli – l’emergenza abitativa in Italia esiste ed è un problema concreto che si dovrebbe affrontare seriamente, se giriamo per il nostro bel Paese di strutture abitative abbandonate ce ne sono molte e andrebbero riqualificate ed assegnate a chi ne ha bisogno, però resta il fatto che occupare un immobile e comunque un reato che tra l’altro mette a repentaglio anche la sicurezza delle persone visto che spesso questi locali sono fatiscenti e pericolanti e le condizioni igienico sanitarie nelle quali queste famiglie vivono rasentano la criticità. Anche nell’area 121, come nell’ex colonia Vittorio Emanuele III° sembra non sia facile avvicinarsi senza rischiare di essere aggrediti, almeno questo è quanto emerge dal fatto che difficilmente si trova qualcuno disposto ad accompagnarci in via delle Baleniere e attraverso queste righe invito gli occupanti a smentirci e a farci entrare per verificare se effettivamente si tratta di un centro solidale per famiglie in difficoltà, o se questa è solo una copertura per giustificare l’occupazione coatta. Da tutto ciò – va avanti ancora l’esponente IdD – scaturisce l’ennesima incoerenza che solo la politica italiana sa regalarci; nel 2018 il consigliere del X° Municipio di Casapound presentava una mozione dove chiedeva lo sgombero dell’ex colonia Vittorio Emanuele III° sul lungomare di Ostia e ha criticato fortemente l’allora giunta municipale perché ha lasciato cadere la cosa rifiutandosi di produrre un’ordinanza di sgombero dei locali. Appena due anni dopo lo stesso consigliere, si è reso sostenitore dell’occupazione di via delle Baleniere 263 per garantire un alloggio, abusivo, ad alcune famiglie in difficoltà. Non è il gioco che si trovava nei settimanali di enigmistica trova le differenze anche perchè, sinceramente, non le vedo quindi per quanto mi riguarda, se si deve sgomberare l’ex colonia Vittorio Emanuele III°, si deve sgomberare anche l’area 121 oppure, perchè visto che questi locali sono stati abbandonati dalle istituzioni, non riqualificarli e destinarli ad unità abitative riabilitando gli occupanti e far pagare loro un minimo di canone di locazione e soprattutto le utenze che attualmente, almeno per i locali del lungomare di Ostia, sono a carico del comune? In fin dei conti sono sempre delle proprietà demaniali che hanno un costo per il comune e/o per lo stato e quindi per i cittadini italiani quindi, anzichè lasciarli andare al degrado perchè non utilizzarli per iniziare a risolvere il problema alloggi? Qui non si tratta di destra o sinistra o di centri sociali – conclude Spinelli – si tratta di un  problema che attanaglia gli italiani al quale bisogna porre seriamente un rimedio”.
Ufficio stampa Italia dei Diritti per la Politica Interna

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