LA CAMPAGNA
La campagna parte da un’intenzione, un movimento: l’elevazione. Giocata sui contrasti, come tutte le creazioni di Dom Pérignon e Lady Gaga, associa tradizione e modernità, intimità e grandiosità, ombre e luci, e rivela lo stretto legame di Dom Pérignon con l’arte, la musica e la danza.
IL FILM
La campagna inizia dove comincia sempre tutto per Dom Pérignon e Lady Gaga: al lavoro. Nei vigneti, per la Maison; al pianoforte, per Lady Gaga.
La telecamera gira intorno a quest’ultima, rivelando quello che sembra un palcoscenico, o un set: un luogo di lavoro e artigianato in cui una creazione sta per nascere. Lady Gaga inizia a suonare alcune note, annota le parole, riprende a suonare, finché non trova il ritmo giusto. Nel frattempo, sotto gli archi pittoreschi del chiostro di Hautvillers, la sagoma di un gruppo di ballerini inizia lentamente a prendere vita, rispondendo all’esecuzione al pianoforte di Lady Gaga.
Poi, progressivamente, la melodia accelera e con essa la tensione. Man mano che i colori e le luci cambiano, la performance si intensifica, i ballerini turbinano. Sopraggiunge un arrangiamento orchestrale, la musica continua ad arricchirsi ed elevarsi, in armonia con le coreografie sempre più complesse dei ballerini e l’energia di Lady Gaga. Le immagini delle bottiglie di Dom Pérignon riflettono sensualmente questo momento.
Infine, i ballerini si sollevano a vicenda mentre Lady Gaga raggiunge note più alte. Alcuni di loro iniziano a fluttuare nell’aria, come se la gravità fosse scomparsa. In un magico atto finale, l’intero ensemble si libra nel cielo sopra il campanile dell’Abbazia. Al pianoforte, Lady Gaga suona l’ultima nota e i vari elementi ricadono giù, pronti a risollevarsi in una nuova creazione.
DOM PÉRIGNON VINTAGE 2013: LAVORARE CON IL TEMPO PER RAGGIUNGERE LA CHIAREZZA
Dopo quasi dieci anni di lenta maturazione, l’esperienza di Dom Pérignon Vintage 2013 è pronta a rivelarsi. La sua creazione traccia parallelismi con la collaborazione con Lady Gaga, entrambi frutti di un lavoro disciplinato che richiede impegno e tempo.
In primo luogo, lo Chef de Cave di Dom Pérignon ha dovuto unire gli aspetti complementari e opposti del 2013, ovvero il corpo e l’acidità. Qui, l’elemento creativo sta nel rivelare la loro risonanza, stabilendo un dialogo che eleva l’equilibrio dei diversi aromi. Scolpire questi contrasti è ciò che costruisce precisamente la prospettiva dell’assemblaggio del 2013.
Allo stesso tempo, questo assemblaggio si basa su un secondo e altrettanto importante aspetto della creatività: la sua dimensione proiettiva. Come uno scultore o un intagliatore immaginano una statua o un gioiello percependo la forza di un blocco di marmo o di una pietra preziosa grezza, il creatore di Dom Pérignon anticipa il lavoro di maturazione e valuta l’effetto del tempo a venire sull’armonizzazione del processo. E questo costituisce il secondo ambito della sua arte.
Il risultato è lì. Un assemblaggio che, con dieci anni di maturazione, ci porta l’essenza del 2013: l’eleganza, la delicatezza, la classicità assoluta di questo nuovo Vintage di Dom Pérignon. Un’elegante chiarezza. |