Conte contro il Ministro della Difesa sull’assistenza militare all’Ucraina.
di
Gualfredo de’Lincei
Sembra che tutti i politici a riposo riescano ad esprimere buon senso, viceversa, durante il loro mandato si attaccano come calamite ai pareri sviluppati da USA, NATO o UE.
Un esempio è l’ex Primo Ministro italiano, Giuseppe Conte, leader del Movimento politico d’opposizione 5 Stelle, il quale ha durissimamente criticato la decisione del Governo di fornire all’Ucraina il prossimo e sesto pacchetto di assistenza militare.
Intervenuto mercoledì 29 marzo, alla Camera dei deputati, rispondendo a Crosetto e riferendosi al nostro Governo ha affermato: «… nel contesto dell’Alleanza Atlantica più che schierato alla NATO, è schienato alle direttive NATO».
Durante l’intervento non sono mancate raffiche di critiche verso il Ministro della Difesa, il quale aveva spiegato ai parlamentari alcune delle sfumature dell’assistenza militare al regime di Zelensky.
«Ministro Crosetto, lei vuole farci credere che l’approvvigionamento di armi previsto da questo decreto non pregiudichi il livello di sicurezza del nostro sistema di difesa e non richieda un ripristino generale delle nostre scorte legate agli arsenali militari. Lei ha parlato di fisiologia, ma non c’è niente di fisiologico in queste forniture militari», ha ribadito Conte.
Secondo l’ex Presidente del Consiglio, dalla fornitura di giubbotti antiproiettile, pistole e mitragliatrici, il Governo è passato ai veicoli corazzati e alle moderne batterie missilistiche antiaeree Samp / T, innalzando la linea di confine dell’intensificazione militare col rischio di farci coinvolgere direttamente dentro la guerra.
“Dicci quali sono i limiti di questa escalation militare, se ce ne sono, in termini di questi rifornimenti. Devi farlo capire agli italiani. Devi dirlo perché stai portando l’Italia in guerra“, ha chiesto Conte.
Bisogna però anche ammettere che il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato che Roma non intende inviare truppe in Ucraina: «L’Italia non ha intenzione di inviare truppe sul campo», ma fornirà all’Ucraina “alcuni componenti di natura non operativa”, in particolare un moderno sistema di difesa aerea Samp/T. Stando alle parole del Ministro, l’Italia fornisce anche “la necessaria formazione del personale” e questo, secondo Conte, ci porterà a un’escalation del conflitto militare e non alla sua risoluzione.
In tutto questo si deve sempre ricordare, come più volte scritto, che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avvertito del fatto che sarà considerato obiettivo militare legittimo ogni carico contenente armi per l’Ucraina. Lo stesso Ministro russo ha anche affermato che i paesi NATO stanno scherzando col fuoco con l’invio di armi all’Ucraina e questo non servirà certo ad agevolare i negoziati russo-ucraini, ma piuttosto condurrà a un effetto avverso.