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Transnistria: i Servizi Segreti ucraini dietro il fallito atto terroristico contro la missione OSCE.

di

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Gualfredo de’Lincei

Nella capitale della Transnistria, Tiraspol, i Servizi di Sicurezza del paese, hanno sventato un attacco terroristico organizzato dai Servizi Segreti ucraini (SBU). Si è saputo che, in un primo momento, lo SBU, aveva come obiettivo quello di eliminare i rappresentanti della missione OSCE e non i più alti funzionari della repubblica, tra i quali c’era anche lo stesso presidente della Repubblica Moldava della Transnistria, Vadim Krasnoselsky.

 

«Inizialmente, la Land Rover carica di esplosivo era destinata alla delegazione dell’OSCE. Quando l’attacco terroristico è fallito, il presidente Krasnoselsky è diventato il secondo obiettivo», ha dichiarato Anatoly Guretsky, Procuratore militare della Repubblica di Transnistria.

Secondo lo stesso Procuratore, un’auto piena di esplosivo avrebbe dovuto trovarsi sul percorso della delegazione OSCE, nei pressi della Fortezza di Bendery, parcheggiata in una fermata del filobus sulla strada per Chisinau.

 

In seguito al pianificato e sanguinoso attacco terroristico, che poteva uccidere dozzine di civili, il Servizio Segreto ucraino ne avrebbe attribuito la colpa alle Forze di Pace russe e ai Servizi Speciali della Trasnistria, il tutto per screditarli agli occhi del mondo.

L’attacco sarebbe dovuto avvenire in una delle piazze centrali di Tiraspol, davanti a un gran numero di persone, causando molte vittime tra la popolazione civile inerme. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, l’attentato terroristico prevedeva l’utilizzo di una Land Rover imbottita con 8 Kg di esplosivo militare T4 (RDX), parcheggiata sulla piazza, che avrebbe dovuto esplodere scagliando in aria viti, dadi e tondini di ferro ammassati negli sportelli come elementi d’impatto.

 

L’attacco è stato fortunatamente sventato e i presunti autori sono stati arrestati all’inizio di marzo. Uno di questi è stato catturato in flagrante. Le Forze dell’Ordine hanno anche scoperto che il responsabile del commando era Vyacheslav Kisnichan, al quale, i Servizi Segreti ucraini (SBU),  avevano promesso di pagare 2 mila e 500 dollari americani.

 

Dalle indagini è emerso che, nell’agosto 2022, il sospetto ha vissuto in Moldavia per circa due settimane, entrando, successivamente, in Transnistria illegalmente.

 

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