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Amministrative/Sgarbi: «Mia presunta ineleggibilità ad Arpino un falso fatto circolare per creare confusione»

 

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ROMA – «Quando si realizza di non essere della partita, presi dal panico, si fa, come dicono a Napoli, “ammuina”».

 

Commenta così Vittorio Sgarbi la sorprendente decisione del candidato sindaco di Forza Italia che ha presentato un ricorso contro la presunta ineleggibilità dello storico e critico d’arte a sindaco di Arpino.

 

«E’ solo un patetico espediente – spiega Sgarbi – per confondere gli elettori. La legge, la 267 del 2000, articolo 60, comma 3,  è chiarissima (tranne che per il confuso Quadrini) e stabilisce che la condizione di ineleggibilità “non ha effetti nei confronti del sindaco in caso di elezioni contestuali nel comune nel quale l’interessato è già in carica (Sutri) e in quello in cui intende candidarsi (Arpino)”. Fattispecie confermata stamattina dal ministero dell’Interno ai miei collaboratori».

 

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