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Riparte da Roma ”Il Viaggio del Persano”, un cavallo per la salute mentale

Un viaggio lungo 1.180 km attraverso l’Italia per sensibilizzare i cittadini

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Roma – Nel 1973 gli ultimi ospiti del manicomio di Trieste, sotto la direzione di Franco Basaglia, realizzarono un cavallo di cartapesta e legno semovente di oltre 4 metri, a cui diedero il nome di Marco Cavallo. Quell’opera, di cui venne costruita anche una statua che si trova oggi nel capoluogo friulano, divenne presto in Italia un simbolo a sostegno della lotta contro la reclusione dei malati. Proprio da questa esperienza prende spunto il progetto ‘Il Viaggio del Persano’, un cammino di oltre 1180 km attraverso l’Italia, questa volta di un cavallo della Razza Governativa di Persano di nome Esso, partitolo scorso 2 ottobre dal Real Sito di Carditello in provincia di Caserta con l’obiettivo di visitare i servizi di salute mentali territoriali e raccogliere testimonianze, richieste, desideri e disagi di utenti ed operatori.

 

Il progetto, promosso dalla organizzazione no profit Ecos Ets e realizzato in collaborazione con la Fondazione Carditello e Rai per la sostenibilità, è sostenuto dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele. “‘Il Viaggio del Persano’- spiega Santo Rullo, medico psichiatra e responsabile del comitato scientifico di Ecos- intende valorizzare le attività complementari psicosociali dei programmi di tutela della salute mentale, in un momento in cui scarseggiano tanto le risorse economiche quanto quelle professionali e culturali. Pochi sono ormai gli psichiatri impegnati nei servizi pubblici e i giovani medici non sono attratti da una disciplina complessa e poco remunerativa”.

 

Inoltre, gli operatori sanitari e gli psicologi hanno percorsi formativi “non sempre adatti alla clinica- prosegue lo psichiatra- e alcune delle attività sanitarie non valorizzano le loro competenze professionali. Gli infermieri spesso non hanno una adeguata formazione psicologica e sono molto più motivati a prestare opera presso altre discipline. Per tali motivi l’integrazione delle attività complementari di tipo psicosociale risulta fondamentale per implementare in modo sostenibile I programmi clinici”.

 

“Sono molto lieto- commenta il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele- che il cavallo Esso abbia finalmente ripreso il suo viaggio, dopo averne completato con successo la prima fase nello scorso autunno. Nel mese di maggio raggiungerà la statua di Marco Cavallo a Trieste, simbolo di quella legge 180 del 13 maggio 1978 (Legge Basaglia) che aboliva i manicomi in Italia. L’obiettivo di questo progetto, unico nel suo genere, è riscoprire l’attualità del pensiero basagliano e attuarlo in tutti i territori della penisola, strutturando a pieno quel complesso di attività di supporto sociale, complementari al trattamento farmacologico e psichiatrico, che sono fondamentali per la cura dei malati psichiatrici, e chiamando a testimoniare direttamente le persone che soffrono di queste fragilità”.

 

Durante le sue tappe, Esso ha raccolto in una bisaccia I desideri scritti dai ragazzi che ha incontrato lungo il suo cammino e che consegnerà il 10 maggio a Brescia presso il parco Basaglia proprio a Marco Cavallo, giunto nel frattempo nella città lombarda. Il ‘Viaggio del Persano’, ripartito il 27 aprile dal maneggio sociale di Ciampacavallo, nella Capitale, farà tappa a Lanuvio (RM) il prossimo 30 aprile; l’8 maggio sarà a Carpi (MO), ospite della Cooperativa Sociale Nazareno nell’ambito del festival delle abilità differenti; il 9-11 maggio a Brescia, ospite del consorzio Cascina Clarabella e dell’associazione Marco Cavallo, e si concluderà il 13 maggio a Trieste presso parco San Giovanni con un evento finale realizzato in collaborazione con Forum salute mentale.

 

 

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