Prossima pubblicazione di una relazione di audit sugli “operatori fidati” (dogane dell’UE). Data di pubblicazione: 5 maggio 2023
Venerdì 5 maggio 2023, la Corte dei conti europea, il custode delle finanze dell’UE, pubblicherà una relazione speciale nella quale si illustra se il programma UE di semplificazione delle procedure doganali per gli operatori fidati (“operatori economici autorizzati”) agevoli il commercio legittimo e la sicurezza della catena di approvvigionamento.
IL TEMA
Per semplificare le procedure doganali per gli operatori fidati, l’UE dispone di un programma, il programma per gli operatori economici autorizzati (AEO), volto ad agevolare il commercio legittimo tra l’UE e i suoi partner mondiali e ad assicurare la sicurezza della catena di approvvigionamento. Se dimostrano di operare in modo costante nel rispetto delle norme doganali e fiscali, gli operatori economici autorizzati ricevono un trattamento preferenziale nei processi doganali. Detto programma si applica a una parte significativa del commercio esterno dell’UE.
L’AUDIT
La Corte ha esaminato il ruolo della Commissione nell’elaborazione del quadro normativo del programma AEO e nel monitoraggio della relativa applicazione. Gli auditor della Corte hanno visitato cinque Stati membri (Bulgaria, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna) per valutare l’attuazione del programma. I precedenti audit della Corte sulle procedure doganali di importazione dell’UE e sul commercio elettronico avevano già posto in evidenza aree di rischio riguardanti la definizione del concetto di AEO.
PER LA STAMPA
- La relazione e il comunicato stampa saranno pubblicati sul sito Internet della Corte (eca.europa.eu) venerdì 5 maggio 2023 alle ore 7:00 (ora dell’Europa centrale).
- Il Membro della Corte responsabile per questa relazione è Ildikó Gáll-Pelcz.
- Per interviste, dichiarazioni e domande dei media, si prega di contattare l’Ufficio stampa della Corte: press@eca.europa.eu.
Le relazioni speciali della Corte dei conti europea illustrano le risultanze degli audit espletati su politiche e programmi dell’UE o su temi di gestione relativi a specifici settori di bilancio. La Corte seleziona e pianifica detti compiti di audit in modo da massimizzarne l’impatto, tenendo conto dei rischi per la performance o la conformità, del livello delle entrate o delle spese, dei futuri sviluppi e dell’interesse pubblico e politico.