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Carlo Spinelli (IdD), basta parlare di nazismo e comunismo, si rischia di tornare al terrorismo
 Il responsabile per la Politica Interna del movimento politico presieduto dal noto giornalista romano Antonello De Pierro interviene sulle polemiche che si sollevano quotidianamente tra chi grida all’allarme fascismo e chi lo giustifica con esternazioni che ci riportano alle idee del ventennio fascista invitando tutte le parti politiche e i loro esponenti a riflettere prima di dare fiato alle proprie corde vocali
Roma 10 maggio 2023: Sono trascorsi otto mesi ormai dall’insediamento di questo governo espressione del voto degli italiani anche se in realtà non ha ottenuto la maggioranza del popolo italico se contiamo chi ha votato contro, sommandolo a chi si è astenuto dall’andare alle urne, ma gli assenti hanno sempre torto e quindi, volente o nolente, l’Italia ha scelto il centrodestra ed è giusto che governi. Le polemiche, ora come non mai, sono all’ordine del giorno e Carlo Spinelli responsabile per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti interviene invitando le forze politiche ad abbassare i toni e lavorare insieme per il futuro del nostro Paese che si prospetta alquanto complicato:” Stare all’opposizione è sicuramente più facile che governare e credo che la Premier Giorgia Meloni lo stia provando sulla propria pelle; non che non ne fosse a conoscenza ma adesso sta vivendo in prima persona ciò che altri hanno vissuto prima di lei. E’ facile dire sempre no e fare proposte alternative molto spesso irrealizzabili lasciando poi a chi governa il compito di giustificare il perché le idee portate in parlamento dalle minoranze non possono essere attuate così come diventa complicato anche spiegare agli italiani eventuali scelte impopolari necessarie per il bene del Paese. La Meloni fino ad ora è stata dall’altra parte della barricata, adesso però è il momento di decidere e mantenere quanto promesso in campagna elettorale. Al di là di questo – prosegue Spinelli – ciò che voglio mettere in evidenza sono le polemiche che si sono scatenate e che non si placano tra le opposte fazioni politiche; da una parte si grida all’allarme fascismo, dall’altra ci sono politici che continuano ad esternare posizioni ambigue figlie di un modo di pensare che forse porta proprio a idee nostalgiche. E’ normale che se si parla di sostituzione etnica, se si invoca Dio per avere la forza di un comunista in meno, o se si tirano fuori post sui social di nove anni or sono dove si vogliono gli immigrati nei forni crematori, la polemica continua a montare ed il sospetto che qualche infiltrazione fascista all’interno dei partiti di governo, perlomeno in quelli di destra, ci sia e le risposte da parte della fazione opposta non tardano certo ad arrivare; il compito di Giorgia Meloni è quello non solo di prendere le distanze ed eventuali provvedimenti, ma anche quello di evitare le uscite chiamiamole infelici dei dirigenti e attivisti del suo partito che offrono il fianco alle reazioni ed agli attacchi politici da parte dell’opposizione e questo forse è più difficile che governare. Credo – va avanti ancora l’esponente IdD – che la Meloni sia sincera quando cataloga l’epoca del fascismo come la pagina più brutta della nostra storia ma questo non basta per dimostrare che questa destra sia lontana da quella del ventennio se ci sono esponenti che richiamano gli orrori di quel periodo. Dalla parte dell’opposizione però si dovrebbero alimentare meno polemiche ed evitare di richiamare sempre lo spauracchio nazista che non fa altro che ravvivare il fuoco dell’odio tra destra e sinistra e che rischia seriamente di riportare il nostro Paese all’epoca buia del terrorismo anche se in maniera diversa, e i recenti scontri tra gruppi di giovani di fazione politica diversa, la contaminazione di gruppi violenti nei cortei di protesta che dovrebbero essere solo pacifici ne sono la dimostrazione.  Si dice che chi ha più intelligenza la usi e quello serve per evitare questi inutili scontri che non ci portano da nessuna parte e fomentano l’odio, è usare l’intelligenza che credo non manchi ai nostri politici, o almeno spero, quindi basta solo alimentare il cervello prima di aprire la bocca. Invito quindi i politici di destra a evitare esternazioni che possano in qualche modo riportarci con la mente a periodi storici poco nobili per il nostro Paese e a quelli di sinistra di ignorare eventuali dichiarazioni filo naziste in modo da non dare ulteriore visibilità a sproloqui che forse derivano proprio dalla volontà  di fare notizia e ottenere visibilità soprattutto verso quella parte di elettorato nostalgico, omofobo, no immigrazione, novax, no aborto e così via. Si dice che non ci sia nulla di peggio che ignorare una persona – conclude Spinelli – e se questa potrebbe essere la strada giusta, prendiamola e incamminiamoci verso un’unità di intenti che dovrebbe essere quella di risollevare le sorti dell’Italia che, causa crisi energetica, guerre e guerriglie, catastrofi e via dicendo sta vivendo un periodo difficile la cui soluzione è lontana dal vedere la luce”.

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