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Cervelletta. Povera edera ingiustamente eliminata
Un piccolo corso d’acqua e un altrettanto piccolo, minuscolo laghetto,   nel parco naturale della Cervelletta, a Roma. Il piacere di vederli era accresciuto dal piacere della sorpresa, giacché la vegetazione li teneva gelosamente nascosti. Sfuggivano agli occhi della maggior parte dei passanti. Adesso, lungo il sentiero, improvvisamente la vegetazione s’interrompe. Rasi al suolo i rovi, sparite le ortiche rigogliose, cresciute ad altezza d’uomo. Il sambuco, la silene bianca, l’anterisco, il giaggiolo acquatico, non ci sono più. E il piccolo corso d’acqua e il laghetto minuscolo sono sotto gli occhi di tutti. Svanito il piacere della scoperta e in qualche modo della conquista, giacché non era facile districarsi tra le piante per avvicinarsi ad essi. Sembra, ma io non voglio credere a tale assurdità, che è stata eliminata tanta bella vegetazione al fine di eliminare l’edera, che da che mondo è mondo si arrampica sui tronchi degli alberi, in cerca di luce e di sole.
Questa mattina in un’altra zona del parco, c’erano degli operai forse inviati dall’Ente Roma Natura, intenti a falciare l’erba ai bordi della strada nei pressi della fattoria. Ho chiesto se erano stati loro ad eliminare l’edera e tutta la vegetazione nei pressi del laghetto. Non sono stati loro, e si sono stupiti che qualcuno si sia “preso la briga” (così hanno detto) di tagliare l’edera e tutte le piante intorno, nel timore che essa faccia cadere gli alberi.
Renato Pierri

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