Milano/ Il Museo della Resistenza e il glicine da sacrificare. Sgarbi: “Sala ragiona come i costruttori non da sindaco che tutela il decoro urbanistico”
MILANO – “Quel glicine non va toccato. Condivido l’appello dell’Anpi, degli ambientalisti e dei 50 mila milanesi che hanno firmato la petizione”
Il Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi prende posizione sul cantiere per la costruzione del nuovo Museo della Resistenza in Piazza Baiamonti a Milano, i cui lavori prevedono lo sradicamento di una straordinaria e rigogliosa pianta di glicine.
“Il sindaco Sala ragiona come i costruttori: invece di preoccuparsi del decoro urbano, minaccia di bloccare il cantiere. È inaccettabile. Sala sogna betoniere cariche di cemento ma non mostra alcuna sensibilità per l’identità di una città che è fatta anche dei suoi giardini.
La smetta Sala – conclude Sgarbi – di porre il ricatto: il glicine o il Museo. In una città come Milano dove si spendono soldi per tante iniziative inutili, quelli spesi per salvare il glicine saranno una delle poche cose di cui questo sindaco potrà un giorno vantarsi”