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MONTEVERRO,

DEBUTTANO LE NUOVE ETICHETTE D’ARTISTA

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La cantina di Capalbio continua il suo percorso di contaminazioni artistiche e presenta la nuova vesta grafica dei due vini “giovani”, realizzata ispirandosi a un’opera di Davide Dormino
Monteverro è una cantina gioiello di Capalbio, nota non solo per la qualità dei vini, ma anche per il suo impegno trasversale nell’arte, nella musica e nella cultura. La tenuta infatti ha da sempre sposato una filosofia fatta di contaminazioni, collaborando con artisti di fama internazionale. Debutta quest’anno la nuova edizione delle etichette d’artista. Si tratta della naturale evoluzione della collaborazione di Monteverro con Arte&Vino, kermesse curata da Maria Concetta Monaci e organizzata dall’associazione culturale Il Frantoio, che valorizza le collaborazioni tra Cantine e artisti, trovando una perfetta armonia di visioni tra l’identità enoica della cantina e le suggestive realizzazioni.

 

“Le etichette d’artista non sono solo un modo per distinguersi sul mercato, ma anche un’occasione per raccontare una storia, un’esperienza, un’emozione”, spiega il gruppo di lavoro della tenuta. “Così Verruzzo e Vermentino – i due vini giovani della cantina di Capalbio – sfoggiano per l’annata 2022 una rinnovata veste grafica e riproducono l’opera “Apollo Resisti!” di Davide Dormino, artista viterbese, docente al Rufa, ospitato in tenuta in occasione di Arte&Vino a partire da maggio 2021”.

 

L’opera originale è una scultura in bronzo, che si rifà al Colosso di Rodi, di cui Dormino ritrae solo la parte inferiore, le due gambe che formano un triangolo che rappresenta la terra e, al tempo stesso, la divinità. Le gambe tese compensano la mancanza di verticalità dovuta alla perdita del busto. Nella sua incompletezza assume una maestosità tutta nuova, le gambe metaforicamente si ergono come due colonne che simboleggiano l’Arte stessa, impegnate in una prova di forza nei confronti del mondo.  E da qui il grido: “Apollo Resisti!”. “Come il Colosso originale, diventa così una porta d’accesso verso tutto ciò che l’orizzonte dietro di essa porta con sé”, spiega Dormino.

 

La scelta di questa opera per le etichette dei vini “giovani” della Cantina Monteverro non è casuale. “I vini giovani rappresentano l’essenza della nostra filosofia, espressione verace e sincera di quella Toscana del sud che è la Maremma autentica”, sottolineano da Monteverro.

 

“Per il Vermentino, un bianco dall’anima mediterranea, croccante, fine e armonioso, con aromi fruttati e freschi e un colore dorato”, racconta la squadra Monteverro, “è stato scelto di riprodurre l’opera disegnata con un tratto leggero, che rimandi all’oro del vino stesso. Mentre il Verruzzo, ovvero piccolo cinghiale, – un rosso che nomen omen, ha un temperamento forte e dinamico, potente e aromatico – riproduce le due gambe con un tratto rosso-bordeaux, citazione del vino stesso e della sua natura”.

 

La nuova vesta grafica ispirata all’opera “Apollo Resisti!” di Davide Dormino non solo rappresenta un omaggio all’arte e alla cultura, ma trasmette anche un messaggio di forza e di impegno nei confronti del mondo. Come l’opera originale, le due gambe delle sculture diventano una porta d’accesso verso nuovi orizzonti, simbolo di una maestosità tutta nuova che si erge come colonne dell’Arte stessa.

 

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Alcuni cenni su Davide Dormino

Classe 1973, udinese di nascita, ma d’origine viterbese o meglio etrusca, come lui stesso ama definirla, Dormino esprime la sua ricerca principalmente attraverso la scultura e il disegno. Cerca nuove forme tramite un’indagine continua sulle possibilità liriche e plastiche di materiali come il marmo, il bronzo e il ferro. Insegna Scultura e Disegno alla RUFA (Rome University of Fine Arts). Scultore e artista visivo, ha realizzato opere d’arte pubblica in Italia e all’estero, come Breath (2011), il monumento ad Haiti realizzato per incarico delle Nazioni Unite a un anno dal terremoto. La sua ultima opera è Anything to say?, scultura itinerante dedicata al coraggio e alla libertà di espressione, esposta per la prima volta a Berlino il primo maggio 2015, ad Alexanderplatz, ritrae Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, scelti come esempio di rivoluzionari contemporanei, eroi controversi, soggetti amati e odiati, ma comunque capaci di scardinare le regole di un sistema di controllo che gestisce tutte le nostre vite.

 

Alcuni cenni su Monteverro

Nasce agli inizi degli anni 2000 da un’idea visionaria del proprietario Georg Weber, alla ricerca del luogo ideale dove dar vita al suo progetto di produrre vini di eccellenza. La scelta è pressoché già scritta: un amore incondizionato lega Georg alla Toscana, ma la vera intuizione è aver eletto a sua nuova dimora un territorio un po’ al di fuori dei circuiti vinicoli tradizionali. Una terra autentica e naturale, ricca di tradizioni e genuinità. Un grande lavoro in vigna e scelte attente in cantina si ripetono da 13 vendemmie per dare vita alle 6 eccellenze di Monteverro: il capofila Monteverro, il fratello minore Terra di Monteverro, uno Chardonnay in purezza e un intrigante Syrah Grenache chiamato Tinata e due vini di base, Vermentino e Verruzzo.
 

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MICHELA MEZZOLO

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